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Editoriale Lille
Pubblicato il
2 novembre 2024 18:40
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Un uomo di 25 anni è stato processato dal tribunale da Lille (Nord) mercoledì 30 ottobre 2024 per degrado della proprietà, indignazione et violenza contro diversi agenti di polizia. I fatti risalgono al maggio 2023, quando l'individuo riuscì a farlo dato fuoco ad una telecamera di sorveglianza a Roubaix grazie ad un “ sostanza esplosiva“. È stato un arresto violento, in sottofondo di alcol, a portarlo davanti al tribunale. Narrativa.
Insulti e percosse: un arresto complicato sullo sfondo dell'alcol
Erano le 3:27 di quella notte quando la polizia ha ricevuto una denuncia. Un uomo tenta infatti di “raggiungere l'impianto elettrico” di una telecamera di sorveglianza, per darle fuoco.utilizzando una tanica di benzina e una fiamma ossidrica. Quando è arrivata la polizia “tutta la strada era in fiamme”.
La polizia ha subito individuato l'individuo che fuggiva mentre camminava nella direzione opposta. Lo seguono ma l'uomo si volta e lancia un cacciavite “all’altezza del mento” da uno dei tre agenti di polizia.
L'imputato, descritto come “molto agitato”, lo attacca anche con “ pugni allo stomaco“. Gli altri due agenti di polizia tentano allora di controllarlo “spazzandolo” facendolo cadere. Si parla di un arresto complicato in cui l'individuo è stato “ammanettato con difficoltà”.
Va detto che lo era fortemente alcolizzatol'etilometro conferma 0,99 mg/litro di aria espirata. “Era per darmi coraggio”, giustifica l'imputato, che “ricorda vagamente le cose”.
Nell'auto della polizia, il viaggio verso la questura è costellato di insulti: “Io f… le vostre madri, siete cani sporchi, voi figli di puttana…! », avrebbe detto l'uomo.
Secondo lui, però, i fatti si sono svolti diversamente. “Non sapevo che fossero agenti di polizia”, dice. Il giovane spiega un “arresto violento”: “Mi hanno insultato, hanno insultato mia madre e mi hanno sbattuto la faccia a terra. Mi hanno dato un pugno in faccia. »
“Dobbiamo fare un’analisi costi-benefici! »
Se l'imputato ammette le sue azioni in tribunale, si giustifica con il bisogno di denaro. Secondo lui, qualcuno gli ha chiesto di dare fuoco alla telecamera di sorveglianza e gli ha suggerito quale attrezzatura portare in cambio di denaro.
“Avevo bisogno di soldi, dovevano pagarmi un centinaio di euro”, racconta. Sorpreso, il presidente si fa beffe: “Cento euro sono ridicoli, signore. Dobbiamo fare un’analisi costi-benefici! », ricordandogli che rischia diversi anni di prigione
azienda agricola.
Tanto più che gli agenti di polizia, costituitisi parte civile, chiedono in tutto 2.500 euro. Il comune di Roubaix chiede circa 1.500 euro per i danni materiali causati.
Per il pubblico ministero “è ora che riconosca le sue responsabilità”. Ricorda un “molto gran numero di insulti e insulti”, che secondo lei sono “sottovalutati dall'imputato”. La Procura ritiene inoltre “particolarmente elevato il consumo di alcol”.
Per questo motivo sono previsti tre anni di reclusione più un anno di sospensione. Una frase “esagerata” secondo il legale dell’imputato, che chiede un “adattamento”. Lei conta sugli sforzi compiuti dal giovane per trovare lavoro dopo l'incidente. Quest'ultimo condivide anche la custodia della figlia. “Ha fatto un lavoro su se stesso, ha un ambiente stabile e sano”, assicura.
Alla fine, l'imputato riceve due anni di reclusione di cui un anno sospeso. La sentenza verrà eseguita a casa, con braccialetto elettronico. Il giovane deve anche ai tre agenti di polizia la somma di 1.800 euro
1500 euro al municipio di Roubaix.
Di Zoé Hondt
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