La Vallonia alimenta i crimini di guerra con le sue armi?

La Vallonia alimenta i crimini di guerra con le sue armi?
La Vallonia alimenta i crimini di guerra con le sue armi?
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È chiaro che le autorità valloni non hanno fatto nulla per migliorare il rispetto del loro stesso decreto, che dovrebbe impedire le esportazioni di armi che potrebbero alimentare crimini di guerra o violazioni dei diritti umani.”

Vittime civili

Amnesty International, il Coordinamento nazionale d’azione per la pace e la democrazia, la Lega per i diritti umani e Vredesactie rendono pubblico oggi il loro nuovo rapporto dell’Osservatorio vallone sulle armi. Quest’ultimo fa una constatazione chiara e allarmante: le armi valloni rischiano ancora di alimentare, nella più totale opacità, crimini di guerra e violazioni dei diritti umani.

Numerosi esempi concreti vengono segnalati dalle organizzazioni, in particolare dalla società FN Herstal. Ciò forniva mitragliatrici che equipaggiavano elicotteri e aerei acquistati dall’esercito nigeriano, “anche se quest’ultimo è responsabile di numerosi attentati che sono costati la vita a decine di civili.” Il rapporto evidenzia anche la presenza di “I fucili d’assalto FN Herstal nelle mani della polizia militare nello stato di San Paolo, in Brasile, mentre effettuavano un’operazione nel luglio 2023 in cui furono uccise 30 persone.” Contattato, il gruppo FN Browning non ha voluto reagire.

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Amnesty denuncia inoltre l’esportazione da parte della Vallonia di 16 tonnellate di polvere esplosiva verso Israele, nonostante l’esercito di questo paese bombardasse la Striscia di Gaza da cinquanta giorni. “È stato inoltre necessario attendere il 5 febbraio perché venissero annunciate le rivelazioni dei media e un’ordinanza della Corte internazionale di giustizia che denunciava il rischio di genocidio per la sospensione temporanea di due licenze di esportazione di polveri da parte di Israele.deplora ancora Amnesty.

“Anche se da diversi anni continuiamo a lanciare l’allarme, è chiaro che le autorità valloni non hanno fatto nulla per migliorare il rispetto del loro stesso decreto, che dovrebbe impedire le esportazioni di armi che potrebbero alimentare crimini di guerra o violazioni dei diritti umani “, affermano le organizzazioni in un comunicato stampa. Prima di aggiungere: “Il rischio che queste armi vengano usate contro i civili è più che ovvio.”

Quali soluzioni?

Amnistia è chiara: “Il prossimo governo vallone dovrà fare meglio”. Basandosi sul decreto vallone relativo all’esportazione e al transito di armi civili e prodotti legati alla difesa, le organizzazioni dietro il rapporto affermano di fatto che il prossimo governo vallone dovrà garantire “concedere licenze di esportazione di armi solo a paesi le cui autorità non commettono gravi violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale.”

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Amnesty ritiene inoltre che le Fiandre si assumano maggiori responsabilità rispetto alla Vallonia nella gestione delle esportazioni di armi. Soprattutto grazie alla sua maggiore trasparenza. “La Regione Fiamminga dimostra che è possibile fare meglio pubblicando rapporti mensili molto più dettagliati ed entro scadenze molto più brevi […] Il nuovo governo vallone che presto entrerà in carica, qualunque sia la sua composizione, ha una reale opportunità di rompere con le cattive pratiche del passato.concludono le organizzazioni.

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