“Soprattutto non metterti al volante!” “. Quello che è successo ?

“Soprattutto non metterti al volante!” “. Quello che è successo ?
“Soprattutto non metterti al volante!” “. Quello che è successo ?
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IOPer Libourne si tratta dell’incidente stradale più mortale dalla tragedia di Puisseguin del 2015 (43 morti nella collisione tra un pullman e un camion). Per Gironde, uno degli incidenti più terribili degli ultimi dieci anni.

Nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 2,30, un’uscita di strada, sulla D1089, soprannominata la circonvallazione di Libourne, ha causato la morte di quattro persone “in circostanze non ancora determinate”, informa la popolazione. Procura di Libourne. Il veicolo…

IOPer Libourne si tratta dell’incidente stradale più mortale dalla tragedia di Puisseguin del 2015 (43 morti nella collisione tra un pullman e un camion). Per Gironde, uno degli incidenti più terribili degli ultimi dieci anni.

Nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 2,30, un’uscita autostradale sulla D1089, soprannominata la circonvallazione di Libourne, ha causato la morte di quattro persone “in circostanze ancora da accertare”, riferisce la Procura di Roma. Libourne. Il veicolo, un Renault Modus che viaggiava in direzione di Coutras, ha deviato dalla traiettoria prima di colpire sulla spalla un albero.

Tre dei cinque occupanti sono morti sul posto (uno di 20 anni e due di 19), un quarto (17 anni) è morto all’ospedale di Libourne dove era stato operato d’urgenza questa domenica mattina. Il quinto (20 anni), gravemente ferito, riporta numerose fratture, ma la sua prognosi non è in pericolo.

Due arresti di polizia in corso

Le circostanze dell’incidente rimangono poco chiare. Tanto più che ciò è avvenuto nel mezzo di un rettilineo, tra la rotonda della panetteria Ange, a Libourne, e il semaforo che permette di svoltare verso l’ospedale, su un asse limitato a 70 km orari, poco trafficato nel mezzo della notte. Nel suo comunicato stampa pubblicato sulla pagina Facebook della Città, il sindaco Philippe Buisson, attualmente in viaggio in Germania, evoca circostanze “incerte e ambigue”, che “purtroppo sembrano estremamente più complesse di un semplice incidente stradale”, aggiunge.

La notizia, accompagnata da speculazioni, si è diffusa rapidamente sui social network e nella bastide di Libourne, in questo giorno di mercato domenicale. Si, en milieu de journée ce dimanche, le parquet ne confirmait aucune hypothèse, il indiquait néanmoins, dans un communiqué transmis vers 17 h 30, que « deux personnes conduisant d’autres véhicules ont été placées en garde à vue dans l’après- Mezzogiorno “.

Di ritorno da una serata in Dordogna

I cinque amici, Mathéo, Donovan, Jonathan, Tarek e Rayan, provengono tutti da Coutras e dalla sua regione, in particolare dal villaggio di Les Peintures. Sembra che abbiano trascorso la serata a Moulin-Neuf, in Dordogna, nel cantone di Montpon-Ménestérol, a venti chilometri da Coutras.

“Eravamo a casa di mia suocera. Sono partiti verso l’1.30 o le 2 di notte, ma non capiamo cosa facessero a Libourne, ci hanno detto che tornavano a casa», racconta Élisa, presente insieme a tanti amici con la madre di Jonathan, 17 anni, tutte che aveva appena saputo della sua morte. «Aspettava fino ai 18 anni per prendere presto la patente e trovare lavoro», confida in lacrime la giovane.

Un sesto occupante viene menzionato dal gruppo di amici. Questo sarebbe stato archiviato prima che si verificasse l’incidente. Viveva vicino a Libourne? Questo dovrà chiarirlo l’inchiesta aperta sull’accusa di omicidio colposo, affidata alla comunità delle brigate della gendarmeria di Libourne, con l’assistenza della brigata di ricerca. Verranno effettuate anche le rigorose analisi per gli stupefacenti e il tasso di alcol nel sangue. “Quando se ne sono andati, abbiamo detto agli ubriachi: ‘Soprattutto, non mettetevi al volante!’” dice Élisa, che poi non ha visto chi ha avviato il veicolo.

“Una visione dell’orrore”

Secondo l’ufficiale di turno intervenuto sul posto, “lo shock è stato estremamente violento”, provocando “una visione di orrore”. Al punto che il sindaco intende mobilitare un’unità psicologica con rappresentanti dei servizi di emergenza e di gendarmeria arrivati ​​per primi sul posto.

Sono al vaglio i video di sorveglianza del Comune per cercare di fornire maggiori informazioni agli inquirenti incaricati del caso. La Procura prevede una conferenza stampa lunedì sera o martedì a seconda dell’andamento delle indagini.

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