Bruno Le Maire afferma che per il bilancio 2025 non è stata presa “nessuna decisione”.

Bruno Le Maire afferma che per il bilancio 2025 non è stata presa “nessuna decisione”.
Bruno Le Maire afferma che per il bilancio 2025 non è stata presa “nessuna decisione”.
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Mentre il governo cerca soluzioni per risparmiare e risanare le finanze pubbliche, il ministro dell’Economia e delle Finanze si è espresso a proposito di una possibile deindicizzazione delle pensioni di vecchiaia all’inflazione.

Il governo attaccherà le pensioni di vecchiaia per risanare i conti pubblici? L’idea è emersa nel dibattito politico da diverse settimane. All’inizio di aprile, il capo dei repubblicani Eric Ciotti denunciava “un piano nascosto” del governo che, a suo dire, prevederebbe un aumento delle tasse e una sottoindicizzazione delle pensioni per risanare i conti pubblici : due delle “linee rosse” di LR oltre le quali il partito “non esiterà” a presentare una mozione di censura contro il governo.

Qualche settimana prima al microfono di Radio Sud, il ministro dei Conti pubblici Thomas Cazenave aveva preferito procrastinare su un’eventuale deindicizzazione delle pensioni di vecchiaia rispetto all’inflazione nel 2025. “Abbiamo indicizzato le pensioni all’inflazione. È un aumento del 5,4%. nelle pensioni di vecchiaia, ha spiegato. È tutto nuovo, costa al bilancio dello Stato 14 miliardi di euro (…) e vorrebbe portarci subito a ciò che accadrà l’anno prossimo.

Questo sabato 1 giugno, il boss di Bercy Bruno Le Maire ha adottato una posizione simile durante un’intervista su BFMTV, il giorno dopo il declassamento del rating del debito francese da parte dell’agenzia Standard & Poor’s.

Già diversi miliardi di euro di risparmi previsti per il 2024

Il ministro dell’Economia e delle Finanze ha sottolineato che “non è stata preparata alcuna decisione” per il bilancio 2025 su cui intende lavorare con le opposizioni: “Riunirò tutte le opposizioni e spero che la decisione presa da Standard & Poor’s apra i loro occhi sulla necessità di farmi proposte di risparmio piuttosto che proposte di spesa tra 100 e 300 miliardi di euro a seconda della famiglia politica.” Il membro del governo conta soprattutto sul fatto che i repubblicani raggiungano dei compromessi e assicura che esaminerà “tutte le opzioni che consentano di risanare le finanze pubbliche entro il 2027” “rivolgendosi alle opposizioni responsabili”.

In attesa di questa scadenza, Bruno Le Maire ha ricordato che sono già previste difficili misure di risparmio a partire dal 2024, come la fine della protezione dei prezzi sull’energia e in particolare il risparmio di dieci miliardi di euro nella spesa pubblica. “Ci sono dieci miliardi di euro aggiuntivi su cui stiamo lavorando e poi ci sarà la legge finanziaria 2025”, ha detto.

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