“Dieci anni fa non eravamo furbi”: il museo Soulages ha festeggiato ufficialmente il suo decimo anniversario a Rodez

“Dieci anni fa non eravamo furbi”: il museo Soulages ha festeggiato ufficialmente il suo decimo anniversario a Rodez
“Dieci anni fa non eravamo furbi”: il museo Soulages ha festeggiato ufficialmente il suo decimo anniversario a Rodez
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l’essenziale
Ieri sono stati espressi commenti molto elogiativi per questa cerimonia ufficiale in cui il museo è stato veramente elogiato.

Dieci anni. Ieri, a fine giornata, in una sala gremita, lo spirito di Pierre Soulages aleggiava durante la cerimonia ufficiale di questo fine settimana anniversario.

In pochi interventi è stata tratteggiata la grande storia del museo. Alfred Paquement legge con emozione la lettera di Colette Soulages, impossibilitata a viaggiare, e scritta per l’occasione, con un bellissimo “Ci credo”; Benoît Decron ammette che “dieci anni fa non eravamo intelligenti”; il sindaco e presidente dell’agglomerato Christian Teyssèdre ha elogiato gli obiettivi del museo come “ampiamente raggiunti” e ha affermato che “possiamo fare meglio e daremo al museo i mezzi”; il presidente del dipartimento Arnaud Viala ha sottolineato, tra l’altro, la volontà del museo di “acculturare i giovani”; La presidente della Regione, Carole Delga, ha parlato del museo come di un’“offerta” e ha portato i ringraziamenti del presidente dello Stadio del Tolosa, Didier Lacroix, dopo la giornata trascorsa recentemente dai rugbisti “rossoneri” al museo. Anche il rugby, di cui Pierre Soulages era appassionato, è stato invitato questa sera, questo è tutto dire.

La sala è stata quindi inondata di luce e tutti hanno potuto misurare, con il senno di poi, i progressi compiuti da questo museo e da questa città di Rodez in questi dieci anni.

Probabilmente tutto è cominciato con colui che, ieri, è rimasto in fondo alla sala per tutta la cerimonia, e che avrebbe potuto benissimo salire sul palco. Si tratta dell’ex sindaco Marc Censi, che si è battuto davvero perché questo museo vedesse la luce a Rodez, “mentre avrebbe potuto essere a New York, Parigi o Bilbao” come disse il presidente della Repubblica François Hollande durante l’inaugurazione nel 2014 Un aneddoto ricordato dall’attuale sindaco, che come tutti ha ringraziato il suo predecessore. Ma senza dubbio Marc Censi ha preferito far risplendere la luce attorno a Pierre Soulages e a questo museo.

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