QS adotta la Dichiarazione di Saguenay e si impegna ad “aggiornare” il proprio programma

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Le due proposte più importanti sottoposte al voto dei delegati del Québec solidaire (QS) al consiglio nazionale di Jonquière, alla fine della settimana, sono state adottate. Ai testi sono però state apportate alcune modifiche, una sorta di avvertimento lanciato dagli attivisti al Comitato di coordinamento nazionale (CCN), organo centrale del partito.

La Dichiarazione di Saguenay, presentata come un nuovo patto con le regioniè stato adottato per la prima volta domenica.

Questo documento di una mezza dozzina di pagine, che sostiene in particolare una transizione ecologica senza perdita di posti di lavoro, è il prodotto del giro regionale effettuato da QS dopo le elezioni generali del 2022, il partito ha notato che era difficile raggiungere i quebecchesi al di fuori dei principali centri.

La formulazione della Dichiarazione di Saguenay è stata oggetto di un ampio dibattito sabato e domenica, con diversi delegati che hanno messo in dubbio la portata del testo, che non è né un programma né una piattaforma elettorale.

A diversi membri, ad esempio, questo partito non è piaciuto rinuncia a riformare il sindacalismo agricolo. Anche questa menzione è stata cancellata e sostituita dalla dichiarazione secondo la quale QS riconosce il ruolo diUPA nella tutela dei produttori di diverse scale, pur sostenendo che si esprimono una varietà di voci”,”testo”:”QS riconosce il ruolo dell’UPA nella tutela dei produttori di diverse scale, pur sostenendo che si esprimono una varietà di voci “}}”>QS riconosce il ruolo diUPA nella tutela dei produttori di diverse scale, pur mantenendo che si esprimano voci diverse.

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Alcune centinaia di attivisti hanno partecipato al consiglio nazionale del QS a Jonquière, che si è svolto dal venerdì alla domenica.

Foto: Radio-Canada / Ivanoh Demers

La proposta di NCC Domenica pomeriggio è stata adottata anche la revisione del programma del partito per l’ottobre 2025 e la limitazione della piattaforma elettorale risultante a cinque o sei elementi al massimo.

Il verbo modernizzare – che secondo alcuni suggeriva una riscrittura completa del programma – è stato però sostituito dal verbo aggiornamento.

Non inizieremo da una pagina vuotaha sintetizzato la portavoce ad interim del partito, Christine Labrie, dopo la chiusura del consiglio nazionale. Il messaggio che i membri ci hanno inviato è che non volevano che scrivessimo un nuovo programma da zero.lei spiegò.

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La deputata di Sherbrooke Christine Labrie ha partecipato al suo primo consiglio nazionale come portavoce femminile ad interim di QS questo fine settimana.

Foto: Radio-Canada / Ivanoh Demers

L’adozione di queste due proposte costituisce tuttavia un primo passo verso il cambiamento pragmatico del partito difeso dal suo portavoce e leader parlamentare, Gabriel Nadeau-Dubois.

Certo, ci sono delle critiche, e bisognerebbe essere un po’ ingenui per sorprendersi, ma sì, nel complesso, sento di essere al mio posto e voglio continuareha dichiarato durante una conferenza stampa nel tardo pomeriggio di domenica.

Trovo che i delegati abbiano mostrato grande saggezza alla fine della settimana. Hanno dato un contributo positivo e costruttivo al dibattito che volevamo avere.

Una citazione da Gabriel Nadeau-Dubois, co-portavoce di QS

Sabato i delegati hanno anche votato per una nuova portavoce donna da scegliere nell’autunno del 2024 anziché nella primavera del 2025, per succedere a Émilise Lessard-Therrien, che si è dimessa il mese scorso.

Quest’ultima ha lasciato il suo incarico il 29 aprile, criticando di sfuggita l’influenza di Gabriel Nadeau-Dubois e della sua stretta guardia sulla QS. Ha lasciato anche un testamento politico in cui illustra, attraverso numerosi esempi, la sua tesi secondo cui il partito non ha mai riconosciuto la sua autorità come portavoce.

Radio-Canada, dopo aver rivelato il contenuto di questo documento di una ventina di pagine rimasto finora confidenziale, Gabriel Nadeau-Dubois ha riconosciuto sabato che dovrà ora essere “più attento, più sensibile nei confronti delle persone che [l]’circondare’.

La deputata Ruba Ghazal – che l’anno scorso arrivò seconda, a soli tre voti da Émilise Lessard-Therrien – da parte sua ha incontrato domenica la stampa per dire che stava valutando la possibilità di candidarsi nuovamente per la carica di portavoce femminile del partito QS. Tuttavia, ha chiarito che è ancora troppo presto per annunciare la sua decisione.

>>Ruba Ghazal chiacchiera con un attivista.>>

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La deputata di Mercier, Ruba Ghazal, sta valutando la possibilità di rientrare nella corsa per il ruolo di portavoce donna di QS.

Foto: Radio-Canada / Ivanoh Demers

La partenza della signora Lessard-Therrien causò una vera e propria crisi QS. Molti attivisti hanno anche scritto lettere aperte nelle ultime settimane per esprimersi pubblicamente sulla direzione che dovrebbe prendere il loro partito politico.

Gabriel Nadeau-Dubois ha invitato in particolare i suoi compagni a fare QS un “partito di governo”. Questo appello, tuttavia, non è piaciuto a tutti, poiché alcuni membri lo hanno visto come una porta aperta al compromesso.

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