Pogacar vince il Giro alla Merckx

Pogacar vince il Giro alla Merckx
Pogacar vince il Giro alla Merckx
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Da un cannibale all’altro: Tadej Pogacar, salvo incidente, è sicuro di vincere il suo primo Giro d’Italia dopo la sesta vittoria di tappa, in solitaria sabato a Bassano del Grappa, tanto quanto il grande Eddy Merckx nel 1973.

Briciole. Questo è tutto ciò che lo sloveno avrà lasciato alla concorrenza in questo Giro che avrà schiacciato testa e spalle, con quasi dieci minuti di vantaggio sul secondo classificato, il distacco più grande degli ultimi 59 anni.

Domenica, nel corso di una ventunesima e ultima tappa che assomiglia ad una semplice sfilata per le strade di Roma, il leader degli UAE porterà a termine con successo la prima parte della sua grande impresa consistente nella vittoria del Giro e del Tour de France, mai riuscita raggiunto da Marco Pantani nel 1998.

“Volevo finire il Giro bene e in buona forma, penso di esserci riuscito, non sono mai stato a Roma prima e domani mi divertirò”, ha dichiarato dopo il suo nuovo punteggio a Bassano del Grappa.

Il modo in cui completò il Giro fin dalla sua prima partecipazione evoca inevitabilmente il ricordo di Eddy Merckx, considerato il più grande corridore di tutti i tempi, che aveva percorso l’evento nel 1973 con anche sei tappe al suo nome.

Pogacar fa ancora meglio della leggenda belga visto che dovrebbe vincere con 9 minuti e 56 secondi di vantaggio sul suo secondo classificato, il colombiano Daniel Martinez. Un distacco vertiginoso, addirittura più ampio del 7:42 di Merckx su Felice Gimondi nel 1973.

– “È eccezionale” –

“È eccezionale. Oggi puntavo alla vittoria di tappa ma ancora non c’era niente da fare”, ha perso Martinez, arrivato 2:07 minuti dopo la maglia rosa in un gruppo ristretto e regolamentato dallo straordinario francese Valentin Paret-Peintre.

A 25 anni, “Pogi” è ancora lontano nelle classifiche di Merckx. Ma al ritmo a cui sta andando, il paragone diventa sempre più rilevante.

Già vincitore di sei Monumenti, le più grandi classiche di un giorno, domenica aggiungerà alla sua lista un terzo Grande Giro dopo le due vittorie al Tour de France nel 2020 e nel 2021. In sole sei partecipazioni.

Ci sono i numeri e c’è il modo. E anche qui il dominio di Pogacar ricorda quello di Merckx nella sua natura implacabile, nel sentimento di assoluto scoraggiamento dei rivali e nella sua voracità.

Pogacar vuole vincere tutto, sempre, a rischio di una certa noia.

E anche sabato la suspense non c’è mai stata, tanto che l’attacco alla maglia rosa, nella seconda delle due salite del magnifico ma formidabile Monte Grappa, ha seguito un copione scritto in anticipo.

Ciò è accaduto a cinque chilometri dalla vetta e a 35 km dall’arrivo. Dopo tanto lavoro da parte dei suoi compagni di squadra ai quali ha distribuito istruzioni e pollici in su, è partito da solo per catturare velocemente l’ultima fuga, il giovane talento italiano Giulio Pellizzari.

– Bardet svita –

Scatenato e infastidito da una tifoseria troppo invadente, è arrivato in vetta con due minuti di anticipo dopo aver passato una bottiglia a un ragazzino sul ciglio della strada, prima di suggellare il suo successo, con il sorriso sulle labbra, nella lunga discesa verso Bassano del Grappa.

Alla fine, l’unica cosa che lo ha sconcertato sabato è stata che il suo direttore sportivo non ha trovato la crema solare nella sua macchina.

Dietro, la lotta per il podio si è trasformata in status quo. Daniel Martinez ha conquistato il secondo posto e ha dimostrato che sarebbe stato un grande supporto per Primoz Roglic al Tour de France.

Geraint Thomas, che ha dimostrato la sua veneranda età (38 anni sabato), ha resistito salvando il terzo posto davanti a Ben O’Connor, a sua volta salvato dal compagno di squadra Valentin Paret-Peintre.

Antonio Tiberi riporta il sorriso al ciclismo italiano con un bel quinto posto assoluto.

Quanto a Romain Bardet, ha perso l’equilibrio sulle pendici velenose del Monte Grappa ma si è salvato nella Top 10, nono, a più di venti minuti da Pogacar.

Lontano, molto lontano, come tutti gli altri.

jk/bvo

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