Dibattito Attal-Bardella: “Il premier ha vinto ai punti, ma Bardella non è KO”, secondo Alba Ventura

Dibattito Attal-Bardella: “Il premier ha vinto ai punti, ma Bardella non è KO”, secondo Alba Ventura
Dibattito Attal-Bardella: “Il premier ha vinto ai punti, ma Bardella non è KO”, secondo Alba Ventura
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Se il dibattito serale di giovedì 23 maggio tra Gabriel Attal e il capolista del Raggruppamento Nazionale Jordan Bardella è stato particolarmente vivace, il vantaggio va al Primo Ministro. Anche solo nella forma: più a suo agio, Gabriel Attal parlava senza appunticosa che non è avvenuta per Jordan Bardella.

Insomma, anche il primo ministro è stato migliore. Riuscì a criticare più volte Jordan Bardella, in ogni caso per dimostrare che il RN era fragile su posizioni che non reggevano alla prova dei fattiper esempio sui dazi doganali, sulla preferenza nazionale, sulla riforma del mercato elettrico… E perfino sull’immigrazione riguardo al concetto di doppia frontiera… L’unico momento in cui il primo ministro si è trovato in difficoltà sul nucleare, quando Jordan Bardella ha sottolineato le inversioni di marcia di Emmanuel Macron sull’argomento.

Tuttavia, non si può dire che Jordan Bardella sia crollata come Marine Le Pen è crollata contro Emmanuel Macron durante il suo primo dibattito nel 2017. Ma ha mostrato approssimazioni, leggerezza. Quando parla della bolletta elettrica francese, Jordan Bardella fa riferimento alla riforma europea del mercato elettrico “che non ha ridotto la bolletta francese”. Ebbene, si era dimenticato che la riforma non era ancora in vigore…

A proposito di auto elettriche, cita la decisione europea di vietare i motori termici nel 2035, come se le auto elettriche andassero a sostituire i veicoli termici, come se i veicoli termici dovessero scomparire dalla circolazione. Solo che sarà vietata “la vendita” di veicoli termici nuovi, non delle automobili in generale… Anche in questo caso la sua affermazione è confusa..

Ragione contro emozione

Per compensare la mancanza di fondi, Jordan Bardella ha infatti giocato al massimo sul piano emotivo. Si è posizionato sui sentimenti dei francesi. Questo glielo permette parlare di Francia e non di questioni europee su cui non si sente a suo agio. Alla fine ha dimostrato di non reggere lo shock: Gabriel Attal è riuscito a spingerlo…

Ma se il presidente del Consiglio vince ai punti, Bardella non è KO. Dovremo vedere cosa dicono i francesi. E anche se fosse ben al di sotto, non credo che Jordan Bardella perderà un elettore: sta dominando moltissimo nei sondaggi e anche se il suo dibattito è stato faticoso, non c’è dubbio che il suo elettorato vacillerà..

Da parte di Gabriel Attal, l’obiettivo era salvare il suo campo, per salvare il soldato Hayer, il candidato macronista, per salvare una lista che non decolla: anzi, ci è riuscito. Doveva impedire a Jordan Bardella di fuggire solitario, ci è anche riuscito: ieri sera abbiamo visto il campo della ragione, quello di Gabriel Attal, di fronte al campo dell’emozione, quello di Jordan Bardella.

Questo farà guadagnare voti alla lista macronista? Elettori di centrosinistra titubanti? Il 9 giugno misureremo l’intensità della rabbia e il livello di sostegno che il Presidente e il governo hanno ancora nell’opinione pubblica…

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