In Moldavia vittoria di misura del “sì” al referendum sul principio di appartenenza all’UE – rts.ch

In Moldavia vittoria di misura del “sì” al referendum sul principio di appartenenza all’UE – rts.ch
In Moldavia vittoria di misura del “sì” al referendum sul principio di appartenenza all’UE – rts.ch
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Domenica i Moldavi hanno approvato di poco il principio di adesione all’UE, ma il risultato estremamente vicino suona come un affronto per il presidente filoeuropeo Maia Sandu che ha risposto criticando l’ingerenza straniera.

In un voto oscurato dalle accuse di ingerenza russa “categoricamente” respinte dal Cremlino che chiede “prove”. Mosca da parte sua denuncia “anomalie” nel conteggio dei voti nel referendum.

Dopo una lunga corsa alla testa dei “no”, lunedì mattina i “sì” hanno finalmente preso il sopravvento (50,28%), con qualche migliaio di voti, grazie al voto della diaspora, dopo aver conteggiato quasi il 99% dei bollettini .

Nella sua prima reazione ufficiale, nel cuore della notte, il capo dello Stato Maia Sandu ha denunciato “un attacco senza precedenti alla democrazia” e ha promesso di “non cedere”.

Alla guida del primo turno delle elezioni presidenziali

Allo stesso tempo, Maia Sandu è arrivata prima al primo turno delle elezioni presidenziali con il 41% dei voti. Il 3 novembre affronterà Alexandr Stoianoglo, ex procuratore di 57 anni sostenuto dai socialisti filo-russi, che ha fatto meglio del previsto con quasi il 29% dei voti.

Maia Sandu, che ha voltato le spalle a Mosca dopo l’invasione della vicina Ucraina e ha portato la candidatura del suo Paese a Bruxelles, aveva indetto questo referendum per convalidare la sua strategia. Ma la sua scommessa sembra essere fallita. Anche se il “sì” dovesse vincere di misura, questo risultato, senza mettere in discussione il negoziato con i Ventisette, “indebolisce in qualche modo l’immagine europeista della popolazione e la ‘leadership’ di Maia Sandu”, commenta Il politologo francese Florent Parmentier, specialista della regione.

Prima donna a occupare le più alte posizioni nel 2020, questa ex economista della Banca Mondiale con una reputazione di incorruttibilità è diventata in quattro anni una personalità europea di spicco.

Secondo giro difficile

In un contesto geopolitico complicato, con l’Ucraina in guerra e la Georgia accusata di deriva autoritaria filorussa, la Moldavia ha dato a Bruxelles qualcosa in cui sperare, sottolinea Florent Parmentier.

Tuttavia, dopo questa battuta d’arresto, la vittoria di Maia Sandu al secondo turno è tutt’altro che assicurata. Alexandr Stoianoglo può contare sulle riserve di voto di tanti piccoli candidati “e la terribile trappola del ‘tutti contro Sandu'” rischia di chiudersi su di lei, secondo l’analista.

Durante la campagna elettorale, quest’uomo dallo sguardo severo ha invocato il “ripristino della giustizia” di fronte a un potere pronto, secondo l’opposizione, a violare i diritti e ha invocato una politica estera “equilibrata”, dall’Ue alla Russia.

agenzie/jop/miro

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