Paul Kagame sogna un Gran Premio di a Kigali – DW – 21/10/2024

Paul Kagame sogna un Gran Premio di a Kigali – DW – 21/10/2024
Paul Kagame sogna un Gran Premio di F1 a Kigali – DW – 21/10/2024
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Dopo aver ottenuto l’organizzazione della fase finale della Basketball Africa League, ovvero dei campionati mondiali di ciclismo su strada, che si svolgeranno nel 2025, il Ruanda cerca di sferrare un altro grande colpo.

Ed è proprio sulla Formula 1 che Paul Kagame ha messo gli occhi fin dalla visita al Gran Premio di Singapore nel 2022.

“L’interesse del Ruanda per la Formula 1 fa parte della nostra strategia per sfruttare lo sport per un impatto trasformativo“, ha dichiarato la portavoce del governo ruandese Yolande Makolo in risposta alle voci sull’argomento.

Se l’idea di ospitare un Gran Premio può sembrare strana visto che il Ruanda non dispone nemmeno di un circuito automobilistico omologato, i segnali inviati dal mondo della sono comunque molto positivi.

Stefano Domenicali, amministratore delegato della F1, ha descritto la proposta del Ruanda come “serio“tanto che l’organo direttivo della FIA organizzerà la sua assemblea generale annuale e la consegna di questi premi a Kigali, il prossimo dicembre.

Kigali trae ispirazione dai paesi del Golfo

Questo ingresso nel mondo della F1 è solo un nuovo esempio della politica molto ambiziosa di Paul Kagame in termini di sport. Il capo dello Stato si ispira apertamente alla politica portata avanti da tre decenni dagli Stati del Golfo per ripristinare la propria immagine.

Come i paesi della penisola arabica, anche Paul Kagame si è avvicinato a Gianni Infantino, il controverso presidente della FIFA. L’organo di governo mondiale del calcio ha addirittura aperto un ufficio nella capitale.

Gianni Infantino e Paul Kagamge si sono incontrati numerose volte negli ultimi anni Immagine: Sports Inc/empics/picture Alliance

Per Clémentine de Montjoye, rappresentante di Humans Right Watch, è ovvio che Paul Kagame utilizza, come altri prima di lui, lo sport come arma di comunicazione e che i partner del Paese devono aprire gli occhi riguardo “le massicce violazioni dei diritti umani commesse da Kigali“.

Ma il mondo dello sport tende a tenere gli occhi chiusi su questi temi, come ha dimostrato, ad esempio, l’organizzazione degli ultimi Mondiali in Russia e Qatar. Il Ruanda lo sa e ci gioca.

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