Attentato a un furgone della prigione a Eure: dopo la morte di due agenti, l’intersindacato invoca una giornata “prigioni morte”

Attentato a un furgone della prigione a Eure: dopo la morte di due agenti, l’intersindacato invoca una giornata “prigioni morte”
Attentato a un furgone della prigione a Eure: dopo la morte di due agenti, l’intersindacato invoca una giornata “prigioni morte”
-

L’interunione dei funzionari penitenziari FO Giustizia, UFAP UNSa Giustizia, CGT penitenziario, SPS (Unione penitenziaria dei supervisori) chiede la giornata delle “prigioni morte” e il blocco di tutti gli stabilimenti e strutture mercoledì 15 maggio in un comunicato stampa pubblicato su il giorno prima. Diverse centinaia di guardie hanno bloccato i loro locali sin dall’inizio della mattinata.

Questo appello fa seguito alla morte di due agenti durante l’attacco ad un furgone della prigione a Eure durante un’estrazione giudiziaria tra il tribunale di Rouen ed Évreux. L’intersindacale ricorda inoltre che altri due agenti sono in “emergenza vitale” e che un altro loro collega è rimasto ferito, “colpito all’orecchio”. Durante questo attacco, il detenuto Mohammed Amra, condannato per furto con scasso e noto per traffico di droga, è scappato ed è ancora in fuga questo mercoledì mattina.

La richiesta di una “vera considerazione dei mezzi”

Dopo aver espresso il cordoglio alle famiglie delle vittime, l’intersindacato ha chiesto a “Considerazione reale dei mezzi necessari da mettere in atto di fronte a questa crescente violenza e al rischio che comporta”. I rappresentanti dei diversi sindacati hanno stilato un elenco di rivendicazioni, che comprende la “riduzione drastica delle estrazioni favorendo l’uso della videoconferenza da parte dei magistrati o i loro spostamenti negli stabilimenti, la revisione e armonizzazione dei livelli delle scorte, la fine delle scorte “miste” e di un minimo di 3 agenti, la parità di trattamento in termini di risorse tra i continentale e Drom-Com, attrezzature e materiali più adeguati, l’impiego accelerato di disturbatori di telefoni cellulari e il controllo dei droni”. Ma l’intersindacato vuole mettere sul tavolo anche il “sovrappopolazione penale” e il “interruzione del lavoro” di fronte alla cronica carenza di personale nelle carceri.

I rappresentanti del settore potranno condividere queste esigenze durante l’incontro con il ministro della Giustizia Éric Dupond-Moretti questo mercoledì 15 maggio alle 14.00. L’intersindacato ha chiesto un minuto di silenzio anche a tutta l’amministrazione penitenziaria.

-

PREV João Félix non rinuncia al sogno del Pallone d’Oro
NEXT LIVE – Il mercato del calcio: Phil Foden sarà presto il calciatore inglese più pagato della storia?