Un attaccante tempestivo, una nuova stella, un porto sicuro… ma anche qualche vuoto: i risultati di ottobre per i Blues

Un attaccante tempestivo, una nuova stella, un porto sicuro… ma anche qualche vuoto: i risultati di ottobre per i Blues
Un attaccante tempestivo, una nuova stella, un porto sicuro… ma anche qualche vuoto: i risultati di ottobre per i Blues
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Coloro che hanno segnato punti

Dopo la doppietta contro i belgi Randal Cole Muani ha ampiamente ripagato la fiducia dell’allenatore. Con 8 gol in 25 selezioni (di cui solo 14 da titolare), l’attaccante del PSG è un vero finalizzatore con una risorsa importante, la sua facilità nell’aria, poiché è l’autore degli ultimi quattro gol in testa ai Blues.

Di nuovo all’attacco, Bradley Barcola è infatti questa nuova stella che varca facilmente la soglia internazionale. È decisivo due volte in due partite, con un bel gol contro Israele, il secondo in sole 9 partite (di cui 3 da titolare), e il rigore procurato contro il Belgio.

Marcatore contro Israele, Christopher Nkunku ha fatto il suo ritorno un anno dopo, e ai Blues mancava il suo profilo di giocatore di grande impatto nel piccolo spazio vicino alla porta.

Nel mezzo, Edoardo Camavinga è stato molto giusto e leader contro Israele. Manù Cono ha confermato le promesse di settembre contro il Belgio. Pochi giocatori sanno proiettarsi come lui e lui ha voglia di lottare, anche se questa volta ha perso troppi palloni.

Per quanto riguarda Matteo Guendouzimarcatore e passatore decisivo contro Israele, è stato ancora una volta prezioso contro i belgi, in un ruolo di trequartista che non padroneggia. Trova il suo posto grazie al suo entusiasmo e alla sua generosità. Non delude mai quando viene chiamato in causa.

Negli obiettivi, Mike Maignan ha subito rimediato alla breve caduta contro Israele organizzando un big match a Bruxelles e una parata decisiva contro Loïs Openda nel recupero. È stato su lui che la squadra ha fatto affidamento nel finale.

Quelli che hanno perso

Fuori tema contro Israele, Michele Olise non ha convalidato il suo interessante esordio settembrino. È ancora lontano dalla selezione rispetto a quanto mostrato con il Bayern Monaco. E Didier Deschamps glielo ha ricordato lasciandolo in panchina in Belgio. Dovrà fare di più.

Ousmane Dembeléil Blues con più presenze in questo raduno (53 selezioni), ha regalato due partite decisamente nella media, senza essere decisive e senza avere alcun impatto. Abbiamo la sensazione che l’irregolarità e l’inefficacia dell’attaccante parigino facciano parte della storia dell’attuale squadra francese, condannandola spesso alla mancanza di continuità.

In difesa, non abbiamo riconosciuto il Guglielmo Saliba dell’Euro. Sconfitto sul gol israeliano a Budapest, il giocatore dell’Arsenal si è dimostrato davvero duro contro i belgi. Ha concesso un rigore e ha faticato a leggere i percorsi dei Red Devils. Molto sorprendente. Jules Koundé era anche lontano dai livelli del Campionato Europeo, con molti sprechi tecnici e poco contributo offensivo.

Non è nemmeno un incontro molto positivo Marco Thuramche in Belgio ha giocato solo cinque minuti di recupero, non ha avuto il tempo di parlare e ha visto chiaramente Randal Kolo Muani passarlo davanti.

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