[EDITO] Von der Leyen vuole allineare la Svizzera… Non vinta!

[EDITO] Von der Leyen vuole allineare la Svizzera… Non vinta!
[EDITO] Von der Leyen vuole allineare la Svizzera… Non vinta!
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” Ti amo “lancia da diversi anni l’Europa dalla Von der Leyen alla Svizzera. ” Neanche io “risponde in sostanza il nostro vicino montagnoso, sostenuto da una straordinaria prosperità economica. I ministri dei 27 Stati membri dell’UE hanno discusso insieme martedì 15 ottobre del difficile processo di riavvicinamento/integrazione della Svizzera. Rifiutare il Paradiso Europeo? Sono pazzi! Da parte dell’UE sogniamo un accordo entro la fine dell’anno. “Abbiamo fatto progressi ma resta ancora molto lavoro”ha tuttavia osservato Von der Leyen all’inizio del mese sui social network. Questo ingresso nell’UE, “ne parliamo in Svizzeratestimonia Eric Bertina, consigliere comunale e capogruppo dell’UDC della città di Ginevra, ex presidente del Consiglio comunale. Ma le trattative si svolgono in modo molto subdolo, non ne conosciamo il contenuto”. Non cambiamo i vecchi metodi…

Far impazzire l’Europa

Dal 2008 Bruxelles tenta di vincolare la Svizzera ad un accordo globale sotto l’egida del diritto europeo. Una rivoluzione perché i rapporti tra Ue e Svizzera prevedono ancora oggi 120 accordi conclusi “over the counter”, secondo gli interessi dei paesi firmatari: orrore per ogni europeista che si rispetti. Ma i risultati sono eccezionali, quindi come incoraggiare gli elvezi a venirne fuori? Le imprese svizzere trarranno molti più benefici dal meraviglioso mercato interno europeo, sostengono Von der Leyen e i suoi funzionari, questo mercato che rende la Francia prospera… Solo che, nello stesso modo in cui non abbiamo visto molti tedeschi dell’ovest rischiare la vita A passare verso est ai tempi del Sovietismo, sono ancora oggi i lavoratori frontalieri francesi che ogni mattina si precipitano verso il nostro vicino resistente all’Europa piuttosto che il contrario.

Da parte svizzera stiamo facendo impazzire l’Europa. Nel 2021, il governo svizzero chiude senza preavviso la porta ai negoziati in corso. “La popolazione non ha seguitospiega Eric Bertina: Gli ambienti politici ed economici europeisti erano molto arrabbiati”. L’UE sta crollando, ma ancora una volta attacca le montagne. Molto recentemente, mentre i globalisti europei hanno ricominciato a crederci, purtroppo: gli svizzeri hanno imposto una nuova esigenza. Sull’immigrazione! Libera circolazione, d’accordo, dicono gli svizzeri, ma a patto di poterla sospendere quando vogliamo. Il che equivale a calpestare il sacrosanto credo europeista. Ma non è tutto: gli svizzeri sono bloccati sui lavoratori distaccati e sulle prestazioni sociali versate agli stranieri. Tra gli altri.

Le conseguenze dell’immigrazione

L’immigrazione è la grande battaglia del patriottico partito Unione Democratica del Centro (UDC), grande vincitore delle elezioni legislative svizzere del 22 ottobre 2023 con il 28,55% dei voti in Consiglio nazionale, davanti al PS (17,96%) ). “Dobbiamo abituarci ai furti, alle violenze, agli attentati di origine esogena? »si chiedeva l’Udc in campagna elettorale. Durante l’Assemblea dei delegati dell’UDC, il 12 ottobre ad Aarau, un eletto, Thomas Aeschi, consigliere nazionale della Baar, ha tenuto un discorso che avrebbe fatto urlare Ursula von der Leyen.

Sotto un titolo inequivocabile, «Quasi tutti i problemi della Svizzera sono dovuti all’immigrazione»il consigliere mette sotto processo l’Ue. Ricordando innanzitutto che il 6 dicembre 1992 la Svizzera ha rifiutato l’adesione allo Spazio economico europeo, ha proseguito: “Il popolo svizzero ha perso questa possibilità di controllare l’immigrazione nel nostro piccolo Paese – a causa delle false promesse del Consiglio federale e della classe politica – con l’introduzione della libera circolazione delle persone all’interno dell’UE il 1È Giugno 2002. Da allora i dati sull’immigrazione sono esplosi».

Ed elenca senza compromessi le conseguenze di questo lassismo: carenza di alloggi, esplosione degli affitti, ingorghi sulle strade svizzere – più che quintuplicati dal 2007 -, cementificazione del paesaggio, inquinamento, pressione sui salari o addirittura criminalità fuori controllo. “Nel 2023, i crimini sono aumentati del 14%, per raggiungere 522.558 casi, ovvero 1.431 crimini al giorno. Il 56% delle persone accusate di questi reati sono stranieri”. Infine menziona, cosa che preoccupa molto gli svizzeri, la prospettiva di un Paese sovrappopolato con 10 milioni di abitanti. Gli svizzeri rifiutano l’UE? Come torcere il braccio al popolo svizzero: una vera questione per i professori di democrazia che siedono a Bruxelles.

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