A 16 anni, Sam Presti voleva che Boston scegliesse Jason Kidd

A 16 anni, Sam Presti voleva che Boston scegliesse Jason Kidd
A 16 anni, Sam Presti voleva che Boston scegliesse Jason Kidd
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Il 10 aprile 1994, i lettori di Globo di Boston sono riusciti a leggere la lettera di un ragazzo di 16 anni che chiedeva ai Celtics “per ripulire e liberare margine salariale” quindi scegli Jason Kidd. In questa missiva, il giovane spiega che l’annata non è pazzesca ma che vede nel trequartista, che vede una potenziale stella “ha le qualità e il senso del gioco per essere una superstar e salvare il franchise che è in difficoltà”.

L’autore di questa lettera, trovato da Ben Kaplan durante le sue ricerche per il suo libro Pipeline ai professionisti ? Sam Presti!

Originario del Massachusetts, l’attuale GM dei Thunder aveva accusato il colpo visto che Jason Kidd sarà co-rookie dell’anno 1995 (con Grant Hill), poi diventerà soprattutto un All-Star, un campione NBA (2011), ora Hall of Famer dal 2018 e membro dei 75 migliori giocatori della storia della NBA.

“Sappiamo tutti che Sam Presti è intelligente”

Ma, lo sappiamo, il trequartista sarà scelto da Dallas in seconda posizione dietro Glenn Robinson. I Celtics hanno la nona scelta, che useranno per scommettere su Eric Montross. A Boston sarebbero rimaste solo due stagioni e la franchigia, che stava attraversando il periodo peggiore della sua storia, non sarebbe riuscita a superare il primo turno dei playoff fino al 2002…

” Lui aveva ragione. Sono d’accordo con lui, i Celtics avrebbero dovuto ” reagisce Jason Kidd, con un sorriso, a questo aneddoto. “Sappiamo tutti che Sam Presti è intelligente. Avrebbe dovuto essere il GM a 16 anni. È pazzesco che a quell’età abbia visto una cosa del genere, cosa che Boston avrebbe dovuto fare. Sono d’accordo con lui. »

Un ricordo, certamente aneddotico, ma che permette al tecnico dei Mavericks di evidenziare l’attuale lavoro del leader, avendo i Thunder terminato la stagione regolare con il primo posto nella Western conference.

“È pazzesco quello che ha costruito qui. Non solo questa squadra, ma anche le altre prima. Ha occhio per individuare i talenti e lo fa ad alto livello”.conclude il tecnico texano.

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