“Abbiamo un protocollo pronto per essere firmato”, Jean-Christophe Bouvier, prefetto della Martinica

“Abbiamo un protocollo pronto per essere firmato”, Jean-Christophe Bouvier, prefetto della Martinica
“Abbiamo un protocollo pronto per essere firmato”, Jean-Christophe Bouvier, prefetto della Martinica
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Le trattative presso la CTM (collettività territoriale della Martinica) tra lo Stato, i distributori e l’RPPRAC si sono fermate senza la firma di un accordo venerdì scorso. Tuttavia, 24 punti su 26 sono stati convalidati.

Il prefetto Jean-Christophe Bouvier si è detto deluso dal fatto che l’accordo non sia stato ancora convalidato.

Più che delusi, credo che dobbiamo essere consapevoli che ora abbiamo tra le mani un protocollo pronto per essere firmato. Torneremo forse sui punti di disaccordo. Questo protocollo prevede un sostanziale calo dei prezzi, tra il 15 e il 20%, su oltre 6.000 prodotti che rappresentano il 27% dei prodotti alimentari importati in Martinica. Questo protocollo è il risultato di un duro lavoro dei partiti martinicani. Sono gli stessi martinicani a proporsi e ad essere pronti a mettersi in gioco. Credo che dobbiamo vedere chiaramente che la firma di questo documento ci permetterebbe di andare avanti, non di fermare la lotta contro il caro vita, ma di approfittare di ciò che stabilisce per andare ancora oltre con le autorità competenti.

Due punti di blocco

Due punti continuano quindi a bloccarsi. E in particolare il punto di riferimento del prezzo. Perché i prezzi “continentali” possono variare da una zona all’altra.

Diremo che i prezzi venduti in Martinica per prodotti identici non dovrebbero essere dal 15 al 25% più cari di quelli riscontrati in Francia. Anche in questo caso, la questione sarà come la grande distribuzione integrerà questo calo dei prezzi che, per alcuni prodotti, per ragioni ancora molto complesse da spiegare stamattina, presentano differenze di prezzo ben superiori al 40%. Ridurre quindi il differenziale fino al 25% significa uno sforzo da parte dei distributori che, allo stato attuale, non possono sostenerlo.

Il prefetto è stato interrogato anche sul suo atteggiamento, particolarmente criticato dai membri del RPPRAC.

Tutti hanno comportamenti fisici che possono essere scioccanti, ma c’è un passo da fare per renderli motivo di rivolta o violenza. Possiamo criticare i comportamenti fisici, lo capisco, ma ci rispettiamo, ma da lì a fare una chiamata per rapirmi forse c’è un margine.

Si segnala infine che il coprifuoco potrebbe essere prorogato, per il momento non è stata fissata alcuna data.

ASCOLTARE L’intera intervista a Jean-Christophe Bouvier, di Cédric Catan

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