Shell prevede una maggiore produzione dal progetto Upstream, ma una minore produzione di GNL

Shell prevede una maggiore produzione dal progetto Upstream, ma una minore produzione di GNL
Shell prevede una maggiore produzione dal progetto Upstream, ma una minore produzione di GNL
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Shell ha recentemente pubblicato le sue previsioni per il secondo trimestre del 2024, indicando i cambiamenti nei volumi di produzione delle sue varie unità. L’unità Upstream potrebbe vedere la propria produzione aumentare a 1,63-1,83 milioni di barili al giorno di petrolio equivalente (boe/g), rispetto a 1,70 milioni di boe/g nel secondo trimestre del 2023. D’altro canto, l’unità integrata di gas naturale liquefatto di Shell (GNL) prevede un calo, con una produzione stimata tra 920.000 e 980.000 boe/giorno, rispetto a 985.000 boe/giorno nello stesso periodo dell’anno scorso.

Prestazioni complessive e fattori che influenzano

Nel primo trimestre, la produzione complessiva di Shell è rimasta stabile su base annua a 2,91 milioni di boe/giorno. Questa coerenza è supportata da un aumento del 2% nella produzione di gas, mentre la produzione di petrolio è leggermente diminuita dell’1%. Tuttavia, a febbraio è iniziato un nuovo progetto di collegamento, il Rydberg, con l’hub petrolifero di Appomattox nel Golfo del Messico, che dovrebbe raggiungere il picco di produzione di 16.000 barili al giorno.

Impatto delle attività di manutenzione

Shell ha anche citato l’impatto della manutenzione sulle previsioni di produzione del secondo trimestre, sebbene la società abbia beneficiato di una minore attività di manutenzione presso il suo impianto galleggiante di GNL Prelude, precedentemente soggetto a problemi, in Australia.

Risultati finanziari e operativi del primo trimestre

Il CFO di Shell, Sinead Gorman, ha sottolineato il buon inizio del 2024, aggiungendo che: “Ancora una volta abbiamo ottenuto una serie di ottimi risultati operativi e finanziari nel primo trimestre. Nel segmento Upstream, la nostra attività convenzionale nel settore del petrolio e del gas ha ottenuto ottimi risultati, con molti asset chiave che garantiscono un’elevata disponibilità controllabile. »

Il benchmark Platts Dated Brent North Sea ha registrato una media di 83,16 dollari nel primo trimestre del 2024, in aumento rispetto all’anno precedente.

Andamento del settore a valle

Nel settore downstream, l’utilizzo della raffineria Shell ha raggiunto il 91% nel primo trimestre, rispetto all’81% nel quarto trimestre del 2023, spinto da una riduzione della manutenzione programmata in Nord America. Gli input della raffineria sono aumentati dell’1% su base annua e il margine di raffinazione indicativo della società è aumentato su base trimestrale, sebbene inferiore al livello dell’anno precedente.

Le previsioni di Shell per il 2024 indicano un adattamento strategico a fronte di un contesto di mercato dinamico, con sforzi per massimizzare la produzione gestendo al contempo le sfide operative. Questa gestione equilibrata consente all’azienda di rispondere efficacemente alle fluttuazioni del mercato pur perseguendo i propri obiettivi a lungo termine.

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