Non è rimasto nulla o quasi dell’edificio Aktya (l’agenzia immobiliare aziendale della grande Besançon) devastato domenica sera da un imponente incendio nel quartiere Témis di Besançon. L’intervento di una cinquantina di vigili del fuoco ha permesso di evitare che l’incendio si propagasse agli edifici vicini. I danni dell’impatto sono stati limitati, con alcune finestre rotte e persiane sciolte.
L’agenzia Témis di France Travail (ex Pôle emploi) è chiusa fino a nuovo avviso. Sono stati colpiti anche uno studio legale e la sede della cassa di risparmio situata dall’altra parte. Per quanto riguarda il liceo Claude Nicolas Ledoux situato proprio di fronte, nessuna conseguenza, le lezioni si sono svolte normalmente questo inizio settimana, solo la ricreazione si svolgeva in ambienti chiusi questo lunedì a causa dell’odore pungente di fumo ma stamattina ritorno alla normalità.
Per quanto riguarda l’origine dell’incendio è stata aperta un’indagine nel quartiere diverse persone ne hanno fatto menzione presenza regolare di occupanti abusivi nell’edificio non occupato.
Danni per centinaia di migliaia di euro
L’edificio distrutto dall’incendio era di proprietà di Aktya (una società ad economia mista che possiede numerosi stabilimenti in tutta la Franca Contea ma soprattutto nella Grande Besançon). Era disabitato da due anni. In precedenza era occupato dalla società VIX specializzata in elettronica. Attualmente in fase di decostruzione, il progetto avrebbe dovuto essere completato entro giugno. I materiali recuperati, in particolare il legno, dovevano poi essere venduti in una materioteca e generare entrate significative. Se a ciò si aggiunge la perdita del cantiere per la ditta responsabile della demolizione, il danno potrebbe ammontare a diverse centinaia di migliaia di euro.
Un nuovo edificio dedicato alla microtecnologia
Nelle prossime settimane bisognerà attendere la procedura assicurativa prima di valutare una pulizia completa del terreno. verrà poi effettuata un’analisi del terreno per verificare se non ha subito danni o se non è stato inquinato perché alla fine il sito dovrà ospitare un nuovo edificio di 3.100 metri quadrati (il doppio del vecchio) dedicato alla microtecnologia doveva essere consegnato nel 2026, a condizione ovviamente che l’incendio non ne ritardi la costruzione.