“Tootsie”: morte dell’attore Dabney Coleman

“Tootsie”: morte dell’attore Dabney Coleman
“Tootsie”: morte dell’attore Dabney Coleman
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Era uno dei volti baffuti più famosi del cinema americano: è morto a Santa Monica (USA) l’attore Dabney Coleman. Aveva 92 anni. Nel corso della sua lunga carriera, iniziata a metà degli anni ’60, l’uomo ha sfoggiato la sua figura, spesso con la sigaretta in bocca, in innumerevoli successi hollywoodiani.

Con uno sguardo malizioso, Dabney Coleman è stato visto per la prima volta in numerose serie televisive e film, senza farsi notare dal grande pubblico. È apparso in particolare in “The Invaders” e “Kojak”, ma è stato il ruolo del sindaco corrotto Merle Jeeter, nella serie “Mary Hartman”, a renderlo improvvisamente famoso.

Lui che era passato quasi inosservato nei panni del pompiere ne “La Torre Infernale” sboccerà poi al cinema. In “La battaglia di Midway” e “Legitimate Violence”, alla fine degli anni ’70, lo vediamo davvero entrare in azione. Ma è proprio come capo insopportabile, divertente e pomposo che spopola nel 1980, nel film “Come sbarazzarsi del tuo capo”, di Colin Higgins, con Lily Tomlin, Dolly Parton e Jane Fonda. Tornerà in quest’ultimo l’anno successivo, nella magnifica “La maison du lac”, dove suona in un registro più toccante e profondo.

Nel 1982, è il riconoscimento del pubblico: in “Tootsie”, irresistibile commedia diretta da Sydney Pollack e guidata da Dustin Hoffman, Dabney Coleman presta i suoi lineamenti e i suoi baffi al regista di una sitcom un po’ antiquato. Anche in questo caso, il suo eccentrico senso dell’umorismo e la sua meticolosa recitazione fanno miracoli.

Coleman ha poi collaborato a “Wargames”, “Dragnet”, “A Witch’s Love”, “You Have a Message”, “Inspector Gadget” e persino “Stuart Little”, pur continuando a girare talvolta per la televisione, dove interpreterà un ruolo ottimo “Buffalo Bill” (1984), della serie omonima. Più recentemente, è apparso in “Yellowstone”, nel ruolo di John Dutton Sr.

Lo vedremo anche due volte in “Colombo”. Innanzitutto come semplice collaboratore dell’ispettore dei sigari, nell’episodio “Double choc” (1973). Poi nei panni di un avvocato disonesto e assassino della sua compagna cantante, nell’episodio “Jeux d’ombres”, girato nel 1991.

Nonostante il suo successo e i numerosi premi, Dabney Coleman ha ammesso di essere rimasto molto timido: “Lo sono stato per tutta la vita. Forse questo deriva dal fatto che sono l’ultimo di quattro figli, tutti molto belli… Forse anche perché mio padre è morto quando avevo 4 anni.

Divorziato due volte, l’attore lascia quattro figli e cinque nipoti.

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