Il CRIH di La Louvière sta meglio ma ancora non è stato ottenuto alcun risultato: “Speriamo in un aumento dei sussidi per perpetuare l’esistenza della onlus”

Il CRIH di La Louvière sta meglio ma ancora non è stato ottenuto alcun risultato: “Speriamo in un aumento dei sussidi per perpetuare l’esistenza della onlus”
Il CRIH di La Louvière sta meglio ma ancora non è stato ottenuto alcun risultato: “Speriamo in un aumento dei sussidi per perpetuare l’esistenza della onlus”
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Dopo aver lavorato fianco a fianco con ben due ministeri, federale e regionale, per più di un anno, l’organizzazione no-profit, che lotta quotidianamente contro le molestie, scolastiche e non, che colpiscono bambini e adolescenti, è riuscita a trovare una forma di equilibrio. “Per il momento siamo riusciti a stabilizzare la struttura della onlus, in particolare grazie agli interventi in prima linea e agli accordi siglati con una quindicina di scuole della regione.“, spiega David Plisnier, presidente dell’organizzazione no-profit. “Il sistema funziona a pieno regime e purtroppo il lavoro non manca. Detto questo, siamo sempre alla ricerca di ulteriori sussidi, è una lotta che non ha fine, per riuscire a perpetuare l’esistenza della onlus..”

Lavoro costante

Per i sussidi la onlus sta cercando di chiederne alcuni sia alla Federazione Vallonia-Bruxelles, al ministro dell’Istruzione Glatigny ma anche alla Regione, al ministro della Salute Coppieters che i dirigenti della onlus hanno incontrato alcuni giorni fa. “Stiamo lavorando duramente per cercare di mantenere in vita questa organizzazione no-profit. Dall’anno scorso abbiamo potuto riassumere il collaboratore che avevamo dovuto licenziare per mancanza di risorse..”

A prova del fatto che le molestie sono qualcosa che può colpire molte persone, questo venerdì si è svolta una proiezione speciale del film TKT al cinema Imagix di Mons che ha dovuto, per la prima volta, cambiare sala per poter accogliere tutte le persone che volevano prendi un biglietto. “Si tratta di sessioni speciali i cui profitti vanno alle associazioni. È davvero incredibile sentirsi così supportati. La maggior parte delle persone nella stanza erano membri del personale delle scuole con cui lavoriamo sul campo. Che ci sostengano in questo modo, ci scalda il cuore.”

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