“Ho acquisito saggezza, ma non ho ancora paura della prigione”

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Commenti raccolti da Julien Martin

Pubblicato il 12 ottobre 2024 alle 8:30

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Stomy Bugsy, a Monaco, nel giugno 2023. VALÉRY HACHE / AFP

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Colloquio Trent’anni dopo l’uscita di “La Haine”, il rapper e ora attore torna alla risonanza del film, ma anche al suo pezzo controverso, “Il sacrificio dei polli”, che ha accompagnato il lungometraggio e sarà ripubblicato questo ottobre 25.

Per andare oltre

Trent’anni fa usciva come un montante “La Haine”, il film di Mathieu Kassovitz divenuto cult, soprattutto nelle periferie francesi, dove la violenza della polizia non era mai stata così ben rappresentata sullo schermo. Anche il primo titolo della compilation che ha accompagnato il lungometraggio, “Il sacrificio dei polli”, sarà controverso, al punto da condannare i suoi autori del Ministero AMER, tra cui il rapper Stomy Bugsy.

Trent’anni dopo, per discutere di questo anniversario e della ristampa di detta compilation il 25 ottobre, l’originale Sarcellois ci ha incontrato al bar del Royal Monceau, un famoso palazzo nella parte occidentale di Parigi. E questo non è l’unico cambiamento notevole nell’atmosfera. Anche se ha trascorso l’estate registrando un nuovo album solista e ha iniziato a fare tournée con la sua vecchia band, ora passa la maggior parte del suo tempo a recitare. Tra gli altri ruoli…

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