Chi è Marc Ferracci, il nuovo ministro responsabile delle Telecomunicazioni?

Chi è Marc Ferracci, il nuovo ministro responsabile delle Telecomunicazioni?
Chi è Marc Ferracci, il nuovo ministro responsabile delle Telecomunicazioni?
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Mentre il settore delle telecomunicazioni pensava di aver subito un torto da parte del governo di Michel Barnier, alla fine è stato Marc Ferracci, ministro delegato all’Industria, a occuparsene. Dopo essere rimasto per molti anni all’ombra di Emmanuel Macron, ora eredita questioni scottanti per l’industria francese.

Vicino a Emmanuel Macron

A 46 anni, Marc Ferracci ha già un’ottima esperienza in politica. Un economista di base, lui un influente consigliere di Emmanuel Macron durante la sua campagna presidenziale del 2017in particolare la stesura di proposte sull’occupazione. Descritto come un liberale sociale, è stato nominato consigliere speciale del ministro del Lavoro Muriel Pénicaud dal 2017 al 2020, e successivamente del primo ministro Jean Castex.

Ferracci è stato eletto deputato per i francesi stabiliti in Svizzera e Liechtenstein durante le elezioni legislative del giugno 2022, poi per un secondo mandato nel luglio 2024, confermando un ampio sostegno all’interno del suo collegio elettorale. Allo stesso tempo, è stato scelto come vicepresidente del gruppo Rinascimento all’Assemblea nazionale, dove ha svolto un ruolo attivo nella difesa delle politiche del governo.

L’economista è particolarmente impegnato sui temi legati al mercato del lavoro e all’inclusione professionale, soprattutto dei giovani e degli anziani. Nel 2022 è relatore del disegno di legge di riforma dell’assicurazione contro la disoccupazione e, l’anno successivo, di una proposta di legge volta a generalizzare i test antidiscriminatori. Quest’ultimo è stato votato in prima lettura.

Egli sostiene una migliore valutazione dell’efficacia delle politiche pubbliche e intende porre fine a “ spesa pubblica inefficiente “, secondo Capitale.

Marc Ferracci promette una politica favorevole alle imprese

Nominato ministro delegato all’Industria a fine settembre, Marc Ferracci eredita anche i fascicoli relativi alle telecomunicazioni, si apprende in Gli Echi. Fino ad allora la situazione era ancora poco chiara.

L’ex consigliere di Macron arriva su un terreno difficile, mentre il governo ha deciso di dimezzare il budget stanziato per il piano francese dell’Alta Velocità nel 2025. Sul tavolo restano altre questioni urgenti, in particolare le potenziali riduzioni di personale di Orange e Bouygues Telecom, mentre il settore è indebolito dalla guerra dei prezzi dei piani di telefonia mobile, unita all’inflazione che ha ripercussioni dirette sul potere d’acquisto delle famiglie francesi.

Da parte sua, Marc Ferracci assicura che una politica favorevole alle imprese sarà mantenuta nonostante i notevoli tagli di bilancio previsti dal governo. Il suo piano d’azione dovrebbe quindi concentrarsi sullo stimolo del settore industriale, in particolare attraverso la creazione di nuove fabbriche, la creazione di imprese e il rimpatrio delle attività industriali sul territorio nazionale.

Ha inoltre espresso la sua ambizione di rendere il settore più attraente, in particolare per i giovani e le donne, al fine di rispondere alla grande sfida della carenza di manodopera che molte aziende devono affrontare.

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