mancano solo 6 mesi prima che diventi complicato accedervi

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Arcom impone una scadenza di sei mesi ai siti pornografici per conformarsi alle rigide regole di verifica dell’età. Un quadro tecnico definisce i requisiti minimi in termini di sicurezza e tutela della privacy, con sanzioni previste in caso di mancato rispetto.
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Rafforzata la regolamentazione dell’accesso ai siti pornografici

L’Autorità di regolazione per le comunicazioni audiovisive e digitali (Arcom) ha pubblicato un quadro tecnico che stabilisce nuove regole per la verifica dell’età dei visitatori dei siti pornografici. Queste misure mirano a impedire ai minori l’accesso a questi contenuti, imponendo sistemi di controllo più affidabili agli editori dei siti.. Dall’11 ottobre 2024, gli editori hanno sei mesi per conformarsi a queste regole. I primi tre mesi rappresentano una fase transitoria in cui sarà tollerata la verifica tramite carta bancaria, purché accompagnata da una doppia autenticazione.

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Per entrare dovrai mostrare le tue credenziali

Lo standard Arcom: requisiti severi

Il documento Arcom impone ai siti di rispettare due grandi requisiti: l’affidabilità dei sistemi di verifica e la tutela dei dati degli utenti. Per garantire questa affidabilità, le soluzioni proposte devono impedire qualsiasi falsificazione delle prove della maggioranza, in particolare utilizzando deepfake o altri montaggi. Inoltre, questi sistemi devono essere gestiti da fornitori di servizi indipendenti, un punto essenziale per proteggere la privacy degli utenti.. Anche i siti dovranno adottare la soluzione del doppio anonimatogarantendo che né l’editore del sito né il fornitore del servizio conoscano né l’identità dell’utente né i siti da lui visitati.

Sanzioni per inadempienza

Se i siti non rispettano queste nuove regole, rischiano sanzioni finanziarie significative, fino al 4% del loro fatturato globale. Arcom può richiedere il blocco di questi siti anche senza il passaggio di un giudice.anche se questa procedura potrebbe essere più complessa se il sito è ospitato in un altro Paese europeo. L’obiettivo è rafforzare la sicurezza dei minori rispettando i requisiti del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), che prevede la non raccolta di dati personali sensibili.

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ARCOM su questo argomento non scherza

Verso un’armonizzazione europea?

Arcom chiede una regolamentazione europea armonizzata per garantire il controllo dell’età minima su tutto il territorio Ue. La Commissione Europea sta già lavorando su linee guida per la tutela dei minori e Arcom spera che queste misure vengano integrate nel quadro europeo dei servizi digitali. Ciò potrebbe includere soluzioni più globali, come la valutazione dell’età direttamente tramite i sistemi operativiper garantire che i minori non possano accedere a contenuti inappropriati su Internet.

Cosa ne pensi di tutto questo? Non ti chiederemo se ti darebbero fastidio questo tipo di misure, sarebbe strano, ma piuttosto se trovi che si tratta di misure utili, necessarie o inutili?

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