La Svizzera davanti al suo giudice di pace

La Svizzera davanti al suo giudice di pace
La Svizzera davanti al suo giudice di pace
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«Questo incontro in Serbia sarà un po’ come il nostro giudice di pace. Abbiamo le spalle al muro.” Murat Yakin mette le carte in tavola. Ai suoi occhi questa terza Serbia-Svizzera del millennio ha una grande importanza.

‘Dobbiamo prendere i 3 punti. Lo dice la nostra situazione in classifica dopo le due sconfitte iniziali – prosegue il tecnico. Contro Danimarca e Spagna non è stato tutto negativo. Ma ci trovavamo di fronte a molti pericoli. Al punto che non è facile spiegare questi due risultati».

A Leskovac Murat Yakin spera che non ci siano più venti contrari contro la squadra svizzera. “Questa volta sabato avrò la possibilità di schierare i miei 11 migliori giocatori”, continua il giocatore del Basilea. Chiederò loro di imporre il nostro calcio, senza preoccuparsi dell’avversario’.

Murat Yakin è fiducioso che Granit Xhaka guiderà i suoi compagni di squadra alla vittoria. Nonostante il contesto pesante che dovrà affrontare il suo capitano. “Si è allenato molto bene questa settimana”, dice Murat Yakin. Abbiamo visto quanto gli è mancato contro la Spagna. So che sarà all’altezza del compito.’

/ATS


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