Olimpiadi Parigi 2024: Emmanuel Macron vuole che “la tregua olimpica mandi un messaggio al mondo”

Olimpiadi Parigi 2024: Emmanuel Macron vuole che “la tregua olimpica mandi un messaggio al mondo”
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Mentre sono in corso diversi conflitti internazionali, Emmanuel Macron intende allentare le tensioni durante i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Infatti, in un’intervista rilasciata a La Tribune e La Provence, il capo dello Stato spiega che è uno dei temi che discuterà con il Parlamento. Il presidente cinese lunedì e martedì, durante la sua visita in Francia. “La tregua olimpica deve servirci per inviare un messaggio al mondo”, ha detto, credendo che questa sarà un’opportunità per prendere “iniziative diplomatiche”.

Per il Presidente della Repubblica, i Giochi Olimpici che si svolgeranno quest’estate a Parigi comportano ovviamente questioni economiche, sociali e sportive, ma anche internazionali. “Questi Giochi ci permetteranno di tenere un vertice internazionale 24 ore prima dell’apertura per promuovere un’agenda corrispondente ai nostri obiettivi preliminari, ma la tregua olimpica è, per me, il messaggio principale”, ha sottolineato.

“Prova ovunque”

“Cercheremo di ottenerlo per tutti i teatri di conflitto”, ha insistito Emmanuel Macron. Alla domanda se applicare questo obiettivo anche alla guerra in Ucraina, ha risposto che “bisogna provarci ovunque”.

A metà aprile, in occasione di 100 giorni prima dell’inizio dei Giochi, il presidente aveva già promesso di “fare di tutto per avere una tregua olimpica”. “Quando le armi tacciono, devi rinegoziare, devi ritrovarti attorno al tavolo con coloro che hai combattuto”, ha sottolineato durante un’intervista a RMC e BFMTV. “Tra qualche settimana il presidente cinese verrà a Parigi, gli chiederò di aiutarmi. È anche un momento diplomatico di pace”, ha anche annunciato.

Il Capo dello Stato ha colto l’occasione per accogliere con favore la decisione del Comitato Olimpico Internazionale, che rifiuta di invitare il presidente russo Vladimir Putin dopo l’invasione dell’Ucraina, ma autorizza la partecipazione degli atleti russi alle competizioni sotto una bandiera neutrale. Una scelta “proporzionata e giusta”, ha detto, sottolineando che “noi condanniamo il Paese, ma non gli atleti”.

Ha anche rifiutato le richieste di escludere dall’evento Israele, impegnato in una risposta mortale contro Gaza in seguito agli attacchi del 7 ottobre orchestrati da Hamas, sul modello della Russia. Al contrario, ha assicurato che “la bandiera israeliana sarà lì”. “Israele è stato vittima di un attacco terroristico (…). Possiamo non essere d’accordo con Israele sulle modalità di risposta e di protezione, ma non possiamo dire che Israele è un attaccante e quindi la distinzione è molto chiara”, ha sostenuto, invitando allo stesso tempo a “trovare una via di pace in la Regione”.

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