Bilancio 2025: continua la discesa agli inferi delle caldaie a gas

Bilancio 2025: continua la discesa agli inferi delle caldaie a gas
Bilancio 2025: continua la discesa agli inferi delle caldaie a gas
-

Il destino, o meglio le decisioni politiche, sono contro le caldaie a gas. A metà del 2023, il governo aveva semplicemente considerato di vietarli a breve termine come parte della sua politica di decarbonizzazione. Una strada che aveva suscitato scalpore prima del suo totale abbandono, in particolare per preservare il settore industriale dei produttori. Resta il fatto che per questo metodo di riscaldamento si accumulano cattive notizie.

Dal 1° gennaio 2023 queste caldaie sono state rimosse dal sistema MaPrimeRenov che concedeva generosi sussidi. Un anno dopo, non avevano più diritto ai Titoli di Risparmio Energetico (TEE), questo sistema finanziato dai fornitori di energia che poteva concedere fino a 420 euro di aiuti per queste apparecchiature. Fu allora che all’inizio di giugno 2024 uno schema di decreto prevedeva di togliere dal 1° luglio 2024 le caldaie a gas più virtuose, quelle ad Altissima Prestazione Energetica (THPE) dal campo di applicazione dell’Iva ridotta al 5,5%.

Conformità al diritto dell’Unione Europea

I professionisti ne sono rimasti ovviamente commossi. Sotto lo striscione “Non toccare la mia IVA al 5,5%”la Federazione francese dell’edilizia ha poi ricordato che queste caldaie consentivano un risparmio di CO2 fino al 30% e costituivano, in alcune configurazioni (vecchie abitazioni, zone fredde, ecc.) l’unica possibilità tecnica. Lo scioglimento ha dato una tregua all’applicazione di questa misura, ma il governo Barnier ha confermato che entrerà effettivamente in vigore. Le tariffe ridotte esistenti, pari al 5,5% e al 10% per l’installazione e l’acquisto di una caldaia (a seconda della sua prestazione energetica) aumenterebbero al 20%. Il governo spiega che si tratta di a “conformità” con l’evoluzione della normativa dell’Unione Europea che esclude aliquote IVA ridotte per la fornitura e l’installazione di caldaie a combustibili fossili. Una misura che dovrebbe portare al bilancio dello Stato quasi 200 milioni di euro. Attenzione: gli interventi di manutenzione o riparazione sulle caldaie esistenti non saranno interessati e continueranno ad avere diritto a tariffe ridotte.

-

PREV Prezzi elevati del gas, decarbonizzazione… le ragioni dei licenziamenti in Yara
NEXT Un incidente stradale sulla RN88 provoca grossi ingorghi