MIAMI | La corsa sprint del pilota del Quebec al Gran Premio di Miami è durata solo un centinaio di metri. Perché fin dalla prima curva il pilota dell’Aston Martin è rimasto coinvolto in uno scontro con il compagno di squadra Fernando Alonso e la McLaren di Lando Norris.
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Dopo aver messo fine alla buona corsa di Daniel Ricciardo in Cina due settimane fa, Stroll ha un nuovo nemico: Norris.
“Non c’era niente che avrei potuto fare. Oggi abbiamo pagato il prezzo guidando tra macchine che non si preoccupano degli altri”, ha detto il 24enne britannico, frustrato dalla sua uscita frettolosa, parlando a Sky Sports.
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Norris è partito dalla nona posizione sulla griglia di partenza, subito dietro a Stroll (7°) e Alonso (8°).
Questo scontro è frutto di Stroll? Sì e no.
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Giunto alla prima curva molto stretta dell’Autodromo Internazionale di Miami, il canadese guidava dietro la McLaren di Oscar Piastri. Il suo compagno di squadra Alonso era alla sua destra al centro della pista. Stroll ha chiuso la portiera non appena la sua ruota posteriore ha toccato quella dello spagnolo.
Il toro di Hamilton
Norris si trovava all’esterno della curva, proprio davanti alle due monoposto verdognole del team britannico. Ma bisogna guardare anche dentro la curva, visto che Lewis Hamilton arrivava lì a tutta velocità.
Alonso si è trovato intrappolato tra il suo giovane compagno di squadra e la Mercedes di Hamilton. In onda, ha detto: “Lewis è arrivato come un vero toro”. Il sette volte campione del mondo ha spiegato di aver visto un gap e di voler cogliere l’occasione per superare alcune vetture.
Seguì una partita a domino. Alonso è ricaduto su Stroll che guidava di pochi millimetri alla sua sinistra. E, deviando alla sua sinistra, ha investito Norris che è caduto perdendo il controllo della sua McLaren all’esterno della curva.
Entrambi i piloti hanno visto immediatamente terminare la loro gara.
Nelle interviste con le reti televisive ufficiali della F1, Stroll ha detto solo che la sua gara si era conclusa rapidamente e che “la sua macchina aveva molti danni”.
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Alonso penultimo
Alonso ha concluso 17°, davanti a Kevin Magnussen che ha ricevuto tre penalità per un totale di 25 secondi durante i 19 giri della gara. Nel bel mezzo della battaglia con Lewis Hamilton per mantenere la sua ottava posizione, il pilota del team Haas, noto per la sua combattività, ha guidato con il coltello tra i denti, superando così i limiti del regolamento di gara.
Ha accettato ciascuna delle sue penalità, dicendo che non gli piaceva guidare in quel modo, ma lo ha fatto in modo che il compagno di squadra Nico Kulkenberg si assicurasse di finire con due punti in classifica.
