Manica. Dopo la morte di un giovane cacciatore, segnaletica posizionata intorno alla baia di Veys

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Di Editoriale La Presse de la Manche
pubblicato su

4 maggio 24 alle 11:34

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IL 21 gennaio 2024Amaury Caillère, 29 anni, giovane cacciatore originario di Saint-Fromond (Manche), morto tragicamente dopo una notte di caccia in montagna Baia di Veys.


“È un posto bellissimo, ma pericoloso”

“È un posto bellissimo, ma pericoloso. Prima di avventurarsi lì, bisogna informarsi e saper essere vigili», ricorda Jean-Pierre Lhonor, sindaco di Carentan-les-Marais. Quanto a Gérard Bamas, presidente della Federazione dei cacciatori della Manica, anch’egli a capo dei cacciatori marittimi della baia di Veys, “è il terza morte di questo tipo nella stessa zona da quando sono diventato presidente della federazione, e sono decisamente troppi”, si rammarica.

Inoltre, con i diversi attori del territorio, tra cui l’OFB (Ufficio francese per la biodiversità), la gendarmeria, i Cotentin Sauvaginiers e la società di caccia di Brévands, ha deciso di agire: “Volevo farlo per la federazione, ma ho preferito informare il prefetto, affinché tutti ne traggano beneficio e siano coinvolti. »

Da ora in poi, pannelli informativiposte ad ogni accesso alla baia, permettono a tutti di godere dei luoghi presenti sicurezzae un codice flash fornisce l’accesso a una versione inglese. Raccomandazioni E dettagli di contatto di emergenza sono inclusi, così come a cartografia indicando le zone fangose ​​molto pericolose, dalle quali è molto difficile uscire: “Da soli o no, se rimani bloccato lì, non potrai uscire”, sottolinea Gérard Bamas.

Con tutte le istruzioni necessarie

Ogni gabbione è ora dotato anche di a cartello che include le coordinate GPS della posizione, per consentire ai servizi di emergenza di localizzarti rapidamente, e anche tutti i numeri di emergenza da avvisare. Chi viene sorpreso dalla marea sappia che i gabbioni offrono riparo e, in attesa dei soccorsi, bisogna salire sul tetto, che rimane fuori dall’acqua.

Informato di questo approccio, Cross Jobourg ha contattato i promotori di questo progetto di segnaletica e desidera utilizzarlo per altri siti, come il Mont Saint-Michel e alcuni punti sensibili della costa occidentale.

È un’ottima iniziativa, ma mi piacerebbe che aumentassimo ulteriormente la loro visibilità, con una bandiera rossa, ad esempio, per catturare l’attenzione di tutti.

Gérard Darthenay, vicesindaco di Brévands.

Si auspica che nessuno entri nei locali senza aver letto il rischidelle zone da evitareaffinché questo magnifico spazio naturale non venga mai più lutto da una tragedia umana.

Dalla nostra inviata Vanessa AUFFRET

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