Negoziare sull’altezza in cambio di alloggi sociali, suggerisce Action Gatineau

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L’idea è del sindaco di Longueuil, Catherine Fournier. Il governo ha consentito alle città di farlo solo da pochi mesi. La responsabile di Action Gatineau e candidata sindaco, Maude Marquis-Bissonnette, vuole approfittare di questa opportunità sia per fornire al patrimonio immobiliare le tipologie di alloggi che mancano sul mercato, sia per aiutare i promotori a finanziare più facilmente i loro progetti, rendendoli possibile costruire più in alto.

Lo strumento normativo che la marchesa-Bissonnette propone di proporre se sarà eletta il 9 giugno è la “zonizzazione incentivante”. Può entrare in vigore attraverso l’adozione di una legge da parte del Consiglio e riguarda solo aree molto specifiche del territorio. “Non lo utilizziamo in una zona residenziale”, insiste subito il responsabile di Action Gatineau, “ma ci rivolgiamo ad aree in cui siamo aperti alla negoziazione per maggiori altezze o volumi più grandi che consentano un maggior numero di unità […] ci rivolgiamo ad aree in cui consentiamo la negoziazione tra la città e il costruttore”.

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“Non lo utilizziamo in una zona residenziale”, insiste subito il responsabile di Action Gatineau, “ma ci rivolgiamo ad aree in cui siamo aperti alla negoziazione per maggiori altezze o volumi più grandi che consentano un maggior numero di unità […] ci rivolgiamo ad aree in cui consentiamo la negoziazione tra la città e il costruttore”. (Simon Séguin-Bertrand/Archives Le Droit)

Per fare un esempio, la signora Marquis-Bissonnette ha convocato i media in fondo al grandissimo parcheggio del centro commerciale dove si trova il negozio Toys’R’Us, sul Chemin de la Savane, nel settore Gatineau. “Non è per niente che siamo qui”, ha detto. Trattasi di parte di terreno da riqualificare per unità abitative a prezzi accessibili. Attualmente ci sono costruttori che lavorano su questo terreno per sviluppare alloggi, in alto, con un ambiente di vita completo. Questo è un buon posto per farlo. Siamo vicini al Rapibus”.

È su questo tipo di luoghi che il capo dell’Action Gatineau sarebbe pronto ad aprire trattative con i promotori immobiliari. “È uno strumento molto potente che ci consente di ricalibrare lo sviluppo e fornire alloggi incentrati sui bisogni della comunità”, ha affermato. È anche uno strumento che consente alla Città di incoraggiare e dare priorità all’edilizia in determinati settori. Ci sarebbe da discutere su questo”.

Nessun marketing con il roaming

L’idea di mantenere il campo dei senzatetto sul sito di Guertin, ma di controllarlo meglio e di svolgere lavori di pulizia più frequenti, come è stato presentato martedì al consiglio comunale, è accolta con favore dalla signora Marchese-Bissonnette .

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“Le soluzioni arriveranno dalla comunità e queste sono le soluzioni che porterò”, afferma Maude Marquis-Bissonnette. (Patrick Woodbury/Le Droit)

Non vuole però commentare subito le questioni legate ai senzatetto.

Questo giovedì si terrà un importante incontro che riunirà tutti gli attori e le parti interessate nel problema dei senzatetto. Da esso potrebbero scaturire decisioni precise.

“I politici devono impegnarsi nella questione dei senzatetto, ma trovo che attualmente vi sia il rischio di fare offerte eccessive per trovare soluzioni”, osserva. Questo è ciò che abbiamo osservato questa settimana. Non dobbiamo fare marketing politico con i senzatetto. Ci sono persone vulnerabili. Le soluzioni arriveranno dalla comunità e queste sono le soluzioni che porterò”.

Diritto di opzione

Il consiglio comunale ha adottato diversi mesi fa una strategia per gli alloggi a prezzi accessibili, nota la marchesa-Bissonnette. Gli strumenti da lei forniti, tuttavia, tardano ad essere implementati e c’è motivo di accelerare il passo, in particolare per il diritto di prelazione, perché la vera risposta ai senzatetto è la costruzione di alloggi, afferma.

Questa nuova facoltà permette alla Città di Gatineau di identificare gli edifici di proprietà privata per i quali dispone di una prima opzione di acquisto se diventano in vendita. Lo strumento è disponibile, ma non è ancora stata effettuata l’individuazione degli immobili sui quali varrebbe il diritto di prelazione. “L’idea è innanzitutto quella di renderlo pienamente efficace”, spiega la Sig.ra Marquis-Bissonnette.

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Il regolamento sull’inclusione che da anni è la punta di diamante della strategia abitativa di Action Gatineau. (Simon Séguin-Bertrand/Archives Le Droit)

Non è però sufficiente avvalersi del diritto di prelazione; occorre poi che il Comune disponga delle somme necessarie per acquisire, al prezzo di mercato, l’immobile in questione. A questo proposito, il capo dell’Azione Gatineau riconosce che esiste una riserva finanziaria da consolidare. Specifica che assumerà impegni finanziari più avanti nella campagna.

Maude Marquis-Bissonnette mette in ghiaccio anche il regolamento sull’inclusione che da anni è la punta di diamante della strategia abitativa di Action Gatineau.

Questo strumento normativo che permette di obbligare un promotore a costruire un certo numero di unità abitative a prezzi accessibili in ciascuno dei suoi progetti è stato oggetto di ampi dibattiti tra gli eletti per due anni, senza mai essere adottato. L’amministrazione Bélisle era fortemente contraria.

Azione Gatineau lascia andare. “L’ambiente e il contesto sono cambiati rispetto alla campagna elettorale del 2021”, afferma Marquis-Bissonnette. L’idea fu respinta e i costi di costruzione aumentarono notevolmente. Non escludo di ritornarci, ma attualmente ha una finestra aperta verso altri strumenti.”

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