Cosa dice la relazione della Camera regionale dei conti sulla gestione dell’RCT

Cosa dice la relazione della Camera regionale dei conti sulla gestione dell’RCT
Cosa dice la relazione della Camera regionale dei conti sulla gestione dell’RCT
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Pur avendo deciso di interessarsi alla salute finanziaria di diversi organismi sportivi della regione (i Raptors of Gap nell’hockey, il circolo dei nuotatori di Marsiglia, ecc.), la Camera regionale dei conti si è occupata in particolare della gestione del SASP Rugby Club Toulonnais, per il periodo dal 1 luglio 2014 al 30 giugno 2022.

L’audit è stato quindi aperto il 26 agosto 2021. Bernard Lemaitre ha finalmente ricevuto la conclusione del rapporto il 19 luglio 2023. Mourad Boudjellal ha ricevuto anche la parte del rapporto che riguardava i suoi anni di gestione (terminata l’11 febbraio 2020). Le osservazioni finali sono state finalmente formulate il 7 novembre 2023, prima di diventare pubbliche il 29 aprile 2024.

E in questo “fascicolo delle osservazioni finali” pur dettagliando i rapporti tra la SASP e l’Associazione, il sostegno alle comunità o le azioni sociali portate avanti dal club, la Corte dei Conti Regionale invita tuttavia il RCT a vigilare su due punti.

RCT Campus e Clubhouse, una “autorizzazione all’occupazione precaria e temporanea”

Il primo riguarda il Campus RCT e la Clubhouse. Infatti, se “La volontà del club di avere strutture durature sembra essere una buona gestione” queste due infrastrutture (che sarebbero costate 13 e 18 milioni di euro) sono state realizzate sul “demanio pubblico comunale”. Capire: terreno appartenente alla città di Tolone.

E se hanno un permesso di occupazione temporanea (per dirla semplicemente, un contratto di locazione) per 20 anni per il Campus e 40 anni per la Clubhouse, il rapporto teme che questo accordo sia “precario e temporaneo”.

E per dettagliare: “Le costruzioni sono quindi destinate a reintegrare la proprietà della comunità al termine dei contratti di occupazione”.

Riassumendo: la Corte dei Conti stima che se i buoni rapporti tra la città e il club hanno permesso questo accordo durato 20 e 40 anni, non vi è alcuna garanzia che i rapporti siano ancora cordiali alla fine dell’anno.

Se infatti il ​​RCT (pur finanziando queste costruzioni) non rinegoziasse gli accordi, il Campus e la Clubhouse apparterrebbero di fatto alla città e non più al club.

“I deficit rendono il club dipendente dalla generosità del proprietario”

L’altra osservazione della Corte dei conti riguarda “la situazione finanziaria” dovuto “di un risultato operativo deficitario dalla stagione 2016-2017”. Con in particolare “Perdite per circa 10 milioni di euro l’anno” dal 2019 al 2021. E se se ne accorge “un aggiornamento” dal 2021 al 2022, il rapporto conclude che quest’ultimo “non ha consentito il ritorno all’equilibrio”.

E per dettagliare: “La situazione finanziaria della SASP RCT richiede la massima vigilanza. Anzi, le spese di gestione [qui ont atteint jusqu’à 36 millions d’euros sur une saison] hanno superato le risorse dal 2016-2017, a causa di risultati sportivi meno favorevoli che hanno generato un calo dei ricavi da prodotti derivati ​​e ticketing.”

Preoccupato per la salute finanziaria, ma anche perché il deficit ogni anno viene colmato dai presidenti. Per la cifra di 3,4 milioni da parte della holding rosso e nero e società Finanze di Mourad nel 2016-2017 e 2017-2018. E 34,6 milioni da parte della società Finanziaria della Signoria (1) tra il 2018-2019 e il 2021-2022.

“I considerevoli contributi dei presidenti che si sono succeduti per colmare i deficit rendono il club dipendente dalla generosità del proprietario, il che costituisce un rischio significativo per la sostenibilità dell’azienda”.

Semplicemente perché, se domani Bernard Lemaitre decidesse di lasciare l’RCT e di non colmare più i deficit, il club non avrebbe le spalle abbastanza forti per far fronte alle proprie esigenze.

“Questa situazione rischia di causare incertezze sulla sostenibilità del club, in una situazione di forte dipendenza dalla holding”.

Se i leader hanno corretto la situazione, aumentando il deficit annuale da 10,9 milioni alla fine della stagione 2018-2019 a 2,3 milioni alla fine dell’anno finanziario 2021-2022, la situazione resta “preoccupante”Perché “ancora in deficit”.

La palla ora è nel campo dell’RCT. Infatti, se la Corte dei Conti non intende imporle alcuna direttiva, e non verrà dato seguito a questo rapporto, essendo la RCT una società privata, spetta al club seguire o meno le varie raccomandazioni formulate dalla Camera dei Conti.


(1) Possessore del 99,81% del capitale al 30 giugno 2022.

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