“Non pensavamo che potesse accaderci qualcosa di così grave” – Libération

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La morte, sabato 27 aprile, dell’adolescente, vittima di un accoltellamento, ha profondamente scosso i giovani della città di Indre.

Non ci sono più striscioni di plastica gialla all’angolo di rue Albert Aurier. Abbiamo messo dei fiori nella grondaia, acceso delle candele e perfino disegnato un cuore con il gesso sull’intonaco arancione. La scena del crimine si trasformò in un mausoleo. Lungo la strada, nelle strade deserte di Châteauroux (Indre), questo martedì, ci siamo imbattuti in due adolescenti, con rose bianche tra le dita. “Tutto questo è strano.” L’anno scorso Matisse, 16 anni, “una persona carina”, ripetono tre volte, era nella loro classe. Oggi è morto. Sabato 27 aprile, nel tardo pomeriggio, un altro ragazzo di 15 anni lo ha pugnalato più volte al petto, in una zona tranquilla e residenziale della città. Da allora la notizia circola sui social network. “Siamo rimasti scioccati” disse Alexandre (1), pelle arrossata, sguardo sfuggente. Nascosto dietro i suoi lunghi capelli castani, il suo amico Arthur annuisce. “Non pensavamo che qualcosa di così grave potesse succedere in casa, a Châteauroux”.

Lunedì sera, il pubblico ministero di Bourges, Céline Visiedo, incaricato del caso, ha annunciato la messa in custodia cautelare del giovane sospettato, ora imputato di “omicidio”. Durante la sua udienza, ha spiegato che inizialmente lo aveva fatto “ha ricevuto un colpo da po

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