Il reddito disponibile dei pensionati è infatti inferiore a quello degli operai, con una media di 2.188 euro al mese, contro i 2.489 euro degli occupati. Ma se prendiamo in considerazione gli affitti figurativi, cioè gli affitti che i proprietari dovrebbero pagare se prendessero in affitto il loro alloggio, “il tenore di vita adeguato dei pensionati diventa superiore a quello dei lavoratori” .
“Ciò si spiega con il fatto che i pensionati dispongono di un patrimonio maggiore rispetto al resto della popolazione”, precisa lo studio. Infatti, il 62% dei pensionati è proprietario di una casa e ha già ripagato il mutuo, rispetto solo al 17% degli under 50.
Inoltre, “gli over 64 sono meno colpiti dalla povertà rispetto ai più giovani”, aggiunge la ditta Asterès. “I tassi di povertà per i 65-74enni (10,7%) e per gli over 75 (11,4%) sono i più bassi, qualunque sia la fascia di età considerata”.
Il rapporto 2024 del Retirement Orientation Council (COR) indica, da parte sua, che la Francia presenta (con l’Italia) la situazione più favorevole per i pensionati, ma che il loro “tenore di vita aumenterebbe meno di quello delle persone attive”. Rispetto a quello dell’intera popolazione, “il tenore di vita dei pensionati sarebbe dell’83% nel 2070, contro il 98,7% nel 2021”.
