La firma dei certificati di morte da parte degli infermieri è molto diffusa

La firma dei certificati di morte da parte degli infermieri è molto diffusa
La firma dei certificati di morte da parte degli infermieri è molto diffusa
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In applicazione della legge del 27 dicembre 2023 volta a migliorare l’accesso alle cure attraverso l’impegno territoriale dei professionisti, il decreto del 23 aprile 2024, pubblicato in Olimpiadi del 25 aprile 2024, estende all’intero territorio nazionale la sperimentazione della redazione degli atti di morte da parte degli infermieri abilitati volontari dallo Stato. Questa generalizzazione della firma dei certificati di morte da parte degli infermieri è entrata in vigore venerdì 26 aprile.

Il Ministro delegato alla Salute e alla Prevenzione accoglie con favore l’estensione all’intero territorio francese dell’esperimento che consente agli infermieri di scrivere un certificato di morte quando il decesso avviene a casa o in una casa di cura. Questo decreto riflette la volontà del governo “di riconoscere le competenze di tutti gli operatori sanitari e, così, garantire una migliore complementarità tra loro, al servizio dei pazienti. Si aggiunge agli annunci volti a rafforzare il ruolo degli infermieri presentati la settimana scorsa e permetterà di sostenere meglio ogni famiglia in questi momenti dolorosi», afferma Frédéric Valletoux.

La redazione di un certificato di morte costituisce il primo passo necessario per dare corso a tutte le operazioni funebri, in particolare quelle relative al trasporto della salma del defunto presso un’impresa di pompe funebri, quando il decesso avviene presso il proprio domicilio. Oggi alcune famiglie devono affrontare tempi di attesa spesso lunghi prima di ottenere il certificato medico di morte che consenta l’inizio delle procedure funebri, mentre devono affrontare il lutto dei loro cari, sottolinea il ministero.

Per esercitare questa nuova competenza, gli infermieri devono avere almeno 3 anni di esperienza e seguire una formazione specifica. Ad oggi, 1.217 infermieri sono già stati formati in previsione di questo sviluppo, precisa il Ministero delegato alla Salute e alla Prevenzione. Inoltre, il decreto elimina la condizione che prevedeva che gli infermieri abilitati dallo Stato intervenissero solo in caso di indisponibilità del medico entro un termine ragionevole. Il testo autorizza inoltre l’inserimento elettronico dei certificati di morte da parte degli infermieri abilitati dallo Stato.

L’obiettivo di questo esperimento è valutare la fattibilità e l’accettabilità da parte degli infermieri di stabilire certificati di morte, nonché di ridurre i tempi per le famiglie, prima di una possibile generalizzazione, spiega il ministero. Ogni anno in casa si registrano in media 150.000 decessi, ricorda. Con questo testo, “atteso dagli eletti locali”, il Ministro delegato alla Salute e alla Prevenzione conferma “la volontà di puntare sulle competenze e sulla presenza capillare degli infermieri per fornire soluzioni concrete e di prossimità”. Allo stesso tempo, questa misura dovrebbe liberare tempo medico e contribuire così a migliorare l’accesso alle cure nelle regioni.

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