Se i prezzi sono aumentati dello 0,6% nel 2023, i polinesiani hanno potuto avvertire l’aumento in modi molto diversi.
Dopo un aumento particolarmente forte nel 2022 (+ 8,5%), l’inflazione ha rallentato lo scorso anno. Questo rallentamento dell’inflazione nel 2023 “significa che il ritmo dell’aumento dei prezzi è più lento rispetto al passato”, rileva l’ISPF per ricordarci che anche se è inferiore a quello dell’anno precedente, un aumento resta un aumento. In due anni, tra dicembre 2021 e dicembre 2023, l’aumento del livello generale dei prezzi ha raggiunto il 9,1%. I prezzi più aumentati sono quelli di cibo, bevande, affitti e servizi di ristorazione. In breve, questo riguarda la maggior parte delle famiglie. Supportati dal Fondo per la regolamentazione dei prezzi degli idrocarburi, i prezzi del carburante stanno diminuendo nell’arco di un anno.
Questa riduzione dell’aumento dei prezzi si osserva anche in Francia, che perde 2,2 punti di inflazione tra dicembre 2022 e dicembre 2023, e in Nuova Caledonia, che perde fino a 5 punti di inflazione in dodici mesi consecutivi per passare alla deflazione. Un calo reso possibile in un contesto di rialzo dei tassi di interesse da parte delle banche centrali volti a frenare l’inflazione, nonché di calo dei prezzi dell’energia.
Nel 2023, nella Polinesia francese, l’inflazione del territorio si spiega principalmente con l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari (+ 0,6%), delle bevande analcoliche (+ 9%), degli affitti (+ 5,0 %) nonché dei servizi di ristorazione (+3,8%). Queste quattro voci di spesa rappresentano più della metà della spesa delle famiglie.
Nel mese di gennaio l’aumento dei prezzi si spiega con l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche (+ 2,7% su un mese) e nel mese di luglio con l’aumento stagionale dei prezzi del trasporto aereo passeggeri (+ 16 . 8% in un mese).
Infine, nel mese di ottobre, l’indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,2%, spiega l’ISPF. Questo mese è segnato dall’abolizione del contributo di solidarietà (noto come IVA sociale) come parte della lotta contro l’alto costo della vita. Uno degli effetti diretti di questa rimozione sulla spesa delle famiglie è stato osservato soprattutto per l’elettricità: fino a settembre 2023 il prezzo dell’elettricità era in aumento del 2,9% su base annua. A partire da ottobre 2023, il suo prezzo è diminuito dello 0,2% su base annua.