in assenza di piacere, lo Stade Rochelais prende 4 punti preziosi contro il Tolone (27-17)

in assenza di piacere, lo Stade Rochelais prende 4 punti preziosi contro il Tolone (27-17)
Descriptive text here
-

LL’unica volta che il Tolone ha vinto in casa del Marcel-Deflandre dal 2014 e l’ascesa dello Stade Rochelais all’élite è stata nel 2018 e non si è qualificato per la fase finale. Questa domenica, quando Baptiste Serin calcia un rigore a meno di 10 minuti dalla fine, pagando tre punti al punteggio (20-17), ci diciamo che il club della caravella si sta mettendo in una posizione altrettanto scomoda.

Il futuro dirà se la forte difesa marittima e il tiro salvifico di Levani Botia, autore di un nuovo masterclass per la sua 200esima partita in maglia giallonera, avranno il valore di un visto per andare oltre, ma con un punteggio finale di 27 -17 grazie ad una meta finale di Oscar Jegou, ancora ottima, i giocatori del presidente Merling se la passano meglio con 4 punti mentre il rimescolato gruppo del Var esce senza il minimo bonus, che avrà, anche lì, forse, la sua importanza.

Botia all’apice dei suoi 200 anni

All’intervallo La Rochelle è in vantaggio ma il distacco di 10 punti è un’illusione. Per una trentina di minuti, l’energia è stata chiaramente dalla parte di un RCT che si è ribaltato quando i dirigenti marittimi si sono trascinati, come un irriconoscibile Grégory Alldritt. Certo, c’è questo finale di primo tempo che vede il Varois, al 14′ dopo il cartellino giallo di Jean-Baptiste Gros e la sirena, farsi spingere davanti all’area di meta in una mischia da un branco inferocito. La prima carica notevole del capitano di mare provoca una ruck, e Levani Botia ne approfitta per offrire un vantaggio (20-10, 40+4) poco sospetto pochi minuti prima.

Questo perché i toulonnasi si godono gli spazi lasciati dagli scarsi movimenti difensivi dei giocatori di Ronan O’Gara, che a volte lasciano senza parole Marcel-Deflandre che non se lo aspetta per il suo 90esimo wicket chiuso di fila. Così, dal 3°, Mathieu Smaïli si tuffa in porta dopo che la sua squadra ha recuperato palla su una sequenza terribilmente innocua di La Rochelle, davanti alla linea di metà campo. Le percussioni tiepide si susseguono, con supporto sempre più assente. Ben White serve un bel passaggio a Setareki Tuicuvu, prima che il suo centro trovi l’apertura (0-7, 4°).

Giallo e Nero hanno difficoltà ad andare avanti? Quindi Will Skelton interviene e provoca una breccia

Una scalata collettiva scaglionata su una lunga e bella partita ai piedi di Hugo Reus è anche rivelatrice degli errori dello stadio, così lontani dal comportamento che una squadra che era uscita dalle prime sei il giorno prima, in particolare, da un Perpignan squadra che aveva la fiamma dovrebbe essere esposta per la rivendita a Montpellier. In settimana sono tornate ai microfoni le suggestioni del divertimento e dell’entusiasmo, ma è stato difficile trovare molta scintilla nel gioco locale. Fatta eccezione per la meta ai piedi dei pali di Uini Atonio dopo una bella penetrazione di gruppo e un’uscita vitale di palla di Teddy Iribaren (10-10, 22esimo), o su una realizzazione di Teddy Thomas finalmente rifiutata per un en -prima di più di 50 metri di distanza.

I giovani danno energia

Ciò è tanto meno rassicurante dal momento che Ultan Dillane e Paul Boudehent, le opzioni preferite a bordo campo, sono usciti zoppicando, e l’RCT ha, con Charles Ollivon e soprattutto Baptiste Serin, elementi capaci di godersi gli spazi visti nel primo tempo. Sarà per questo che lo staff porta nella mischia il giovane Lucas Zamora oppure per l’infortunio di Iribaren? In ogni caso, con Oscar Jegou e Louis Penverne, i giovani danno energia al gioco, finché questo passaggio dal mediano di mischia, non aiutato dal suo trequarti, intercettato da Wainiqolo al 51esimo (20-17, 52esimo).

Giallo e Nero hanno difficoltà ad andare avanti? Così Will Skelton si lancia, e provoca ancora una breccia mal sfruttata dai compagni in zona punteggio, salvo che Tuicuvu a sua volta si prende un cartellino (60°). Passaggi o ricezioni sbagliati seguono cariche potenti, e Grégory Alldritt sceglie la mischia piuttosto che 3 punti facili (64esimo), ma un’altra palla persa frustra ancora un po’ Deflandre. Botia si tuffa per la sua doppietta (70°)? No, ha strisciato. Peggio ancora, Jonathan Danty ha commesso un errore, staccando il braccio dal corpo su David Ribbans.

Il “slancio” è cambiato, il Varois si ritrova con un rigore al 73esimo, segnato da Serin. Ma la difesa è furiosa, guidata da Botia che regala al pubblico la sua ovazione pre-partita, quando è entrato in campo da solo. La partita è terribilmente tesa, La Rochelle torna ad attaccare l’area di meta ma resta troppo impreciso, come Alldritt che serve… l’arbitro. Coulon a sua volta prende una carta (79°). Così La Rochelle spinge ancora e, dopo un tocco, è Oscar Jegou che, come contro l’Oyonnax un mese prima, chiude i conti (27-17, 80esimo).

Le note

7/10 Bozia
6/10 Skelton, Iribaren, Favre, Jegou, Latu
5/10 Nowell, Thomas, Reus, Cancoriet, Atonio, Seuteni, Danty
4/10 Leyds, Alldritt, Zamora

-

PREV Lione organizza una giornata dedicata al cibo sano e sostenibile
NEXT Qual è la cicatrice nascosta dal grande tatuaggio sul braccio di Julia Vignali, “segnata per la vita” all’età di 5 anni?