Si prevede che l’Europa sarà in positivo, con inflazione e Fed in vista

Si prevede che l’Europa sarà in positivo, con inflazione e Fed in vista
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Secondo le prime indicazioni disponibili, il CAC 40 parigino ha guadagnato lo 0,41% in apertura. I contratti futures sul FTSE di Londra suggeriscono un anticipo di apertura dello 0,51%, rispetto allo 0,28% del Dax di Francoforte e allo 0,36% dell’EuroStoxx 50.

L’inflazione in Germania, vista come un indicatore importante delle pressioni sui prezzi per la zona euro, sarà pubblicata alle 12:00 GMT, mentre i dati sull’inflazione per la Francia e il blocco valutario saranno attesi martedì.

Le dinamiche dei prezzi in Europa non sono così persistenti come negli Stati Uniti, ma gli investitori cercheranno nei prossimi dati la conferma che la Banca Centrale Europea (BCE) potrebbe continuare ad abbassare i tassi dopo giugno.

L’istituzione europea si è quasi impegnata ad allentare la politica monetaria nella prossima riunione, ma diversi membri del Consiglio direttivo si sono recentemente opposti ad ulteriori tagli dei tassi.

Lunedì parleranno diversi funzionari di politica monetaria della BCE: Philip Lane, Pablo de Cos e Luis de Guindos.

Anche le variazioni potrebbero rimanere limitate prima della prossima decisione della Fed, attesa mercoledì.

La banca centrale americana potrebbe ribadire che un eventuale taglio dei tassi sarebbe condizionato a un rallentamento più marcato dell’inflazione, mentre la pressione sui prezzi dei servizi resta significativa.

“I dati robusti costringeranno la Fed a tenere un discorso restrittivo” durante la sua riunione, notano gli analisti di ING che parlano di una banca centrale “un po’ schiava del flusso di dati”.

VALORI DA SEGUIRE:

UNA WALL STREET

Venerdì la Borsa di New York si è chiusa rassicurata sulle prospettive dei colossi tecnologici, mentre la persistenza dell’inflazione negli Stati Uniti continua a mettere in discussione la traiettoria dei tassi della Federal Reserve.

L’indice Dow Jones ha guadagnato lo 0,40%, ovvero 153,86 punti, a 38.239,66 punti. Il più ampio S&P-500 ha guadagnato 51,54 punti, o l’1,02%, a 5.099,96 punti. Il Nasdaq Composite è balzato di 316,14 punti (2,03%) a 15.927,90 punti.

Gli investitori hanno accolto con favore le buone performance di Alphabet (+10,22%), che ha annunciato per la prima volta il pagamento di un dividendo e un massiccio programma di riacquisto di azioni proprie, e di Microsoft (+1,82%), le cui cifre hanno sorpreso in rialzo .

I CAMBIAMENTI

Lunedì lo yen ha oscillato bruscamente, rimbalzando dopo il forte calo in apertura, quando l’ultima decisione di politica monetaria della Banca del Giappone ha fatto temere agli operatori che il divario di tasso con gli Stati Uniti sarebbe rimasto significativo.

In Asia, lo yen si è rafforzato dell’1,52% a 155,93 yen per dollaro, dopo aver perso l’1,07% e toccato un minimo di 160,245, con alcune fonti di mercato che spiegano questo rimbalzo come un intervento di sostegno. Il dollaro australiano è salito dello 0,61% a 0,6573 dollari.

Il dollaro ha ceduto lo 0,42% rispetto al paniere di valute di riferimento, l’euro ha guadagnato lo 0,34% a 1,0728 dollari e la sterlina lo 0,42% a 1,2542 dollari.

IN ASIA

Lunedì la Borsa di Tokyo è chiusa per commemorare la nascita dell’imperatore Hirohito.

Gli indici cinesi stanno avanzando, sostenuti dal settore immobiliare poiché alcune città hanno allentato le restrizioni sull’acquisto di case. L’indice Hang Seng di Hong Kong è avanzato dell’1,19%, lo Shanghai SSE Composite ha guadagnato lo 0,9%, il CSI 300 l’1,48%.

VALUTARE

I rendimenti statunitensi variano poco in vista di due sessioni scarse di dati, con gli investitori che rimangono concentrati sulla prossima decisione della Fed.

Il rendimento dei titoli del Tesoro decennali è stabile al 4,663%, mentre quello a due anni resta al 4,9934%.

OLIO

I prezzi del greggio stanno scendendo mentre una delegazione di Hamas si recherà lunedì al Cairo per discutere volte ad ottenere un cessate il fuoco.

Il Brent si è eroso dello 0,88% a 88,71 dollari al barile, il greggio leggero americano (West Texas Intermediate, WTI) ha perso lo 0,79% a 83,19 dollari.

(Scritto da Corentin Chappron)

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