Ligue 1, 31a giornata – Un presunto generale, affondante, supersub: i migliori e i flop

Ligue 1, 31a giornata – Un presunto generale, affondante, supersub: i migliori e i flop
Descriptive text here
-

I TOP

È ormai noto che i sostituti di OL sono diabolicamente efficaci. A Parigi c’è Gonçalo Ramos. Entrando dopo l’ora (62esimo), il portoghese ha lanciato perfettamente in profondità Achraf Hakimi sulla porta del marocchino (78esimo). Ramos ha segnato soprattutto il gol del pareggio nei minuti di recupero (90esimo + 5) con un colpo di testa sfondato con l’aiuto del palo. L’ex giocatore del Benfica è semplicemente il sostituto più decisivo di questa stagione in Ligue 1 (5 gol, 1 assist).

  • Una cosa mai vista dal 1976-77: nessuno rimase in silenzio

C’era il festival tra Rennes e Brest (4-5). Ma se questa domenica abbiamo potuto assistere alla partita più prolifica della stagione in L1, questa orgia di gol bretoni si è aggiunta soprattutto a un evento raro in campo offensivo per il campionato francese. Durante questa 31a giornata non c’è stato un solo 0-0. Meglio ancora, tutte le squadre hanno trovato la rete. Ed è la prima volta che ciò accade nell’élite dalla 4a giornata della stagione 1976-77. Un’altra epoca.

  • Adams pone fine alla carestia

Akor Adams ha avuto un inizio di stagione strepitoso al Montpellier (7 gol nelle prime 9 partite) prima di morire. Il nigeriano non segnava nemmeno da ottobre in Ligue 1 e ha trovato la rete dopo 2 minuti di gioco contro il Nantes (1-1) con un destro che chiude un cross di Al-Tamari. Un obiettivo che conta per l’MHSC che è sempre più vicino a mantenerlo.

  • Lacazette, il “Generale” guidava il suo popolo

Non smette mai di giustificare il suo soprannome. Alexandre Lacazette ha guidato ancora una volta la sua squadra, come ha fatto spesso negli ultimi mesi. Il “Generale” ha svolto perfettamente il suo ruolo questa domenica sera contro il Monaco. Con un gol – il suo 16esimo stagionale in L1 – ha mostrato ancora una volta la strada da seguire pareggiando. E grazie al suo senso del lavoro di squadra, ha poi consegnato un passaggio decisivo a Malick Fofana per suggellare la vittoria della sua squadra (3-2). Un vero leader. Se il Lione può ancora sognare l’Europa, c’entra molto.

  • Clermont, grande amante dello Champagne

Forse non è un caso che il Clermont sia riuscito a uscire dall’acqua contro lo Stade de Reims, dopo quattro partite infruttuose in Ligue 1. Il club dello Champagne evoca bei ricordi per gli Auvergnats, contro i quali avevano vinto segnando quattro gol, un primo nella loro storia nell’élite. Questa domenica si è ripetuta un’altra doppietta per gli uomini di Pascal Gastien (4-1), con in più il risveglio di Elbasan Rashani – autore di una doppietta – che fino ad allora non era stato minimamente decisivo in questa stagione. Clermont ama chiaramente lo Champagne.

  • Più che un derby, la partita dell’anno

Gol, spettacolo, due squadre attratte dalla porta avversaria: Rennes e Brest hanno offerto alla tribuna gremita del Roazhon Park un vero spettacolo pirotecnico (4-5). È semplice, aveva tutto. Grandi giocate, tanti gol (nove, il totale più alto in questa stagione), e una suspense che ha tenuto con il fiato sospeso tutti gli osservatori, in tribuna o dietro la tv. Lo scenario si è concluso con un colpo di scena finale ad alta quota di Lilian Brassier (90°+5). Se il Brest esce dal derby con i tre punti e il successo, il Rennais ha svolto brillantemente il suo ruolo, optando per un approccio offensivo per cercare la vittoria sul 4-4. Naturalmente, il Rennes alla fine ha perso, ma il calcio ha guadagnato molto.

I flop

  • Nordin, l’attacco maldestro

È più imbarazzante di ogni altra cosa. Ma Arnaud Nordin si è reso colpevole di un gesto gravissimo contro Nicolas Cozza durante il pareggio del Montpellier contro il Nantes (1-1). L’attaccante del Montpellier si è lanciato per respingere un pallone aereo che proveniva da dietro di lui, e il suo piede ha colpito violentemente il viso e la parte superiore del busto del difensore del Nantes. Espulso, Nordin non aveva visto il suo avversario, che ne uscì relativamente bene con i punti di sutura data la violenza dello shock. Ma non c’è stato alcun controllo nel suo intervento e può ritenersi fortunato che le conseguenze sulla salute di Cozza non siano state più gravi.

  • Lorient, un regolare affondamento

Nel Morbihan, la marea sale, sale e ora promette di travolgere i bretoni verso le viscere della Ligue 2. Un orizzonte che sembra, settimana dopo settimana, sempre più inevitabile per gli uomini di Régis Le Bris. Domenica, invece, tutto sembrava previsto per un felice pomeriggio sotto il sole del Morbihan. Ma, come troppo spesso in questa stagione, i Merlus sono stati affondati. Dopo il punteggio d’apertura, il Lorient non è riuscito ad essere realista e ha portato a casa il punto contro il tagliente realismo del Tolosa alla fine della partita (1-2). Una quinta sconfitta consecutiva (17°, 26 punti) e abbiamo sentito che il Moustoir, disilluso e interdetto, non doveva far altro che accettare la sentenza sempre più vicina alla discesa.

Una vera e propria Via Crucis: così descrivere il derby Warmed Omari (Stade Rennais). Travolto negli impatti, nei tempi e nelle gare, il giovane difensore centrale francese (24 anni) ha sfiorato lo spettacolare incontro contro il Brest (4-5) come un’anima perduta, con le spalle cariche di un pesante fardello. Dopo un’ottima partenza dei locali, Omari ha prima permesso al Brestois di ridurre il gap, battuto nel duello da Steve Mounié (11°). Poi, sotto la pressione dell’attaccante del Finistère, Omari devia la palla con lo stinco nella propria rete (48esimo). Sugli altri gol dei Pirati la sua responsabilità è stata minore, anche se la sua mancanza di serenità non ha aiutato le cose. Avrebbe potuto fare di meglio, ad esempio, su una rete di Brassier, su punizione che Omari si è lasciato sfuggire senza reagire. Come stordito, come i suoi compagni a fine partita.

Arroganza, VAR, politica: arbitrato francese ai minimi termini

In agguato per tornare in Champions alla fine della 21esima giornata, il Lens vede svanire i suoi sogni. Perché dopo il successo contro lo Strasburgo (3-1), i settentrionali hanno mancato di costanza. In più ci sono state sicuramente le vittorie contro Lione (0-3) e Brest (1-0), dirette concorrenti. Ma per il resto, il Sangue e l’Oro hanno incasinato troppo. Anche troppo. Nelle ultime dieci partite di L1, hanno registrato tre vittorie, due pareggi e cinque sconfitte. Al momento dello sprint finale, questo non è il risultato atteso. E dopo questa 31esima giornata e la sconfitta contro il Marsiglia (2-1), l’RCL si ritrova sesto ma a cinque punti dal Nizza (5°) e nove dal Lille (4°).

-

PREV perché il progetto di revisione costituzionale alimenta la rabbia
NEXT dopo quattro morti, dispiegamento di…