Stiamo ultimando il commento al rapporto 2023 del Pôle emploi Mediator. Dopo le difficoltà nell’applicazione del diritto alle dimissioni, l’indennità per contratto di lavoro giovanile (vedi quando un euro di tasse fa perdere a un giovane 1.272 euro di indennità CEJ) e il potere dell’informatica (vedi L’IT più forte della legge) con la materia della motivazione del rifiuto della formazione da parte di Pôle emploi
Il rapporto riassume la situazione
Le ragioni del rifiuto dei finanziamenti alla formazione rappresentano un problema ricorrente perché spesso vengono fraintese dai candidati. Talvolta esprimono motivazioni diverse da quelle espresse nelle agenzie. Uno dei motivi risiede nelle motivazioni proposte dal sistema informatico, che non consentono di notificare la decisione con la reale motivazione del rifiuto. Le agenzie, infatti, sono vincolate da un elenco molto limitato di ragioni generiche e impersonali. I consulenti dipendono da questo elenco esaustivo e obsoleto che li costringe a scegliere la ragione approssimativa più vicina alla realtà, ma che non sempre è adatta alla situazione.
Sono imposti 14 motivi senza possibilità di aggiunta. La spiegazione “Per questa formazione è disponibile un altro sistema di finanziamento” meriterebbe di essere accompagnato dalla designazione di quest’altro dispositivo
E l’assenza di una categoria “Altro” ti costringe a scegliere una spiegazione anche se imprecisa
Non c’è da stupirsi che queste informazioni incomplete diano origine a malintesi?