Quanto vale “Moon Music”, il nuovo album dei Coldplay?

Quanto vale “Moon Music”, il nuovo album dei Coldplay?
Quanto vale “Moon Music”, il nuovo album dei Coldplay?
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COgni nuovo album dei Coldplay è accompagnato dall’entusiasmo mediatico – e dai commenti sdegnosi e distanti di quella parte di pubblico per la quale il semplice nome del gruppo si riferisce a una composta musicale per il grande pubblico con testi ingenui e fiori blu. E non lo è Musica lunarepresentato come la seconda parte dell’album pop Musica delle sfereampiamente criticato quando è stato rilasciato nel 2021, il che ha rappresentato un’eccezione alla regola. Il gruppo può comunque tacere: il nuovo arrivato ha molto più successo del suo maggiore.

Gli instancabili ottimisti inglesi non hanno aspettato fino al 2024 per cantare di amore e gioia: Chris Martin ha già cantato “We live in a beautiful world” nella musica di apertura “Don’t Panic” del loro primo album Paracadutepubblicato nel 2000. Tranne quello acceso Musica lunarecome nel 2021, i Coldplay modificano la trama pop-rock e abbandonano più volte le chitarre per dedicarsi al dance pop calibrato per gli stadi.

Una danza pop in stallo

Riunendo le persone, i Coldplay hanno dimostrato per molto tempo di sapere come farlo. Ma il ballo pop? Il gruppo sbatte due volte contro un muro, nonostante la produzione di un album firmata dal geniale produttore Max Martin (Katy Perry, Britney Spears, Adele…) che li segue in ogni progetto dal 2015: sul sorprendente ma noioso “AETERNA” che vogliamo raccontare vedere concluso nel più breve tempo possibile, e il déjà vu “Good Feelings”, che nonostante la presenza della star dell’afro-pop Ayra Starr non riesce a camuffare un mix standard più indifferente che non d’atmosfera.

L’esercizio, tuttavia, ha più successo sui convenzionali “feelslikeimfallinginlove” di cui possiamo già immaginare la scintillante scenografia ai loro concerti, o sull’eccellente “We Pray”, un galvanizzante inno umanista, portato da violini drammatici ed esilaranti, dove Chris Martin condivide il microfono con quattro ospiti illustri: il rapper inglese Little Simz, la star nigeriana Burna Boy, l’argentina Tini Stoessel (e attrice della serie Violetta), e la cantante cilo-palestinese Elyanna.

La musica si riferisce in particolare alla canzone di protesta da milioni di visualizzazioni “Baraye”, dell’iraniano Shervin Hajipour, diventata un vero e proprio inno per la libertà del popolo iraniano dopo la morte di Masha Amini nel settembre 2022.

È un dato di fatto, i Coldplay si sono rifugiati nel corso degli anni verso un registro mainstream del synth pop, dove la maggior parte degli artisti cerca di rinnovarsi per staccarsene. Una posizione scontata per il gruppo con la fama di “gruppo da stadio”, che ha appena portato a termine il tour più redditizio di tutti i tempi, detronizzando l’Eras ​​Tour di Taylor Swift e i suoi oltre un miliardo di ricavi.

Ma siamo onesti: ciò che ha portato al successo il gruppo ne ha anche offuscato la reputazione. Lungi dall’orrore di sentire la musica “A Sky Full of Stars” trasmessa tre volte al giorno alla radio e di averla in testa tutto il giorno. Non dobbiamo capire qui che l’amore e la pace sono antiquati: ma la vacuità artistica lo è.

Più strumentale, meno voce

Per fortuna, quindi, gli inglesi non si dedicano solo ai single conformisti e danno prova di sé Musica lunare che continuano a lavorare sulle loro capacità musicali, come la musica di apertura, con il nome omonimo dell’album, i cui violini sinfonici offrono un ingresso crepuscolare, che tornerà solo a chiudere l’album sul magnifico “One World” – anche così musica di transizione dal design “arcobaleno”, lunga sei minuti, la cui bellezza emana principalmente dalla posizione centrale della strumentale –, o anche la ballata d’amore al pianoforte malinconico su cui Chris canta “You have all my love, if it piove a poco o molto, sono tutto tuo”.

LEGGI ANCHE Con «Always Centered at Night», il pop rivisitato di MobyMolti si atterranno ai successi globali abusati, senza concentrarsi veramente sull’intera discografia del gruppo – pensiamo Vita quotidianauscito nel 2019, il cui aspetto sperimentale e l’assenza di successi non permetteranno al progetto di raggiungere le onde radio. Ma ve lo diciamo: sarebbe un delitto perdersi questa musica così brillante nel suo positivismo e nella sua creatività musicale.

Come suo fratello maggiore Musica delle sfere, Musica lunare rivelerà senza dubbio tutto il suo potenziale negli stadi. Nel frattempo i Coldplay non si stancano di ricordarci che è sempre quanto più necessario possibile salvare l’umanità, l’ottimismo e la condivisione. In questo momento sarebbe stupido privarsene.

«Musica della Luna» è disponibile in versione fisica e su tutte le piattaforme

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