Caso Lassana Diarra – Norme FIFA che regolano i trasferimenti ritenute “contrarie al diritto comunitario”

Caso Lassana Diarra – Norme FIFA che regolano i trasferimenti ritenute “contrarie al diritto comunitario”
Caso Lassana Diarra – Norme FIFA che regolano i trasferimenti ritenute “contrarie al diritto comunitario”
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Alcune regole FIFA che regolano i trasferimenti tra club sono “opposti“Diritto dell’Unione Europea e”rischiano di ostacolare la libera circolazione“calciatori professionisti, si è pronunciata venerdì la Corte di giustizia dell’Unione europea. Su richiesta della giustizia belga, l’Alta Corte con sede in Lussemburgo ha esaminato il caso dell’ex nazionale francese Lassana Diarra che aveva contestato, lì dieci anni, le condizioni per il suo partenza dalla Lokomotiv Mosca.

A causa di una drastica riduzione del suo ingaggio, Diarra avrebbe voluto rescindere il contratto con il club di Mosca, ma quest’ultimo aveva ritenuto ingiusta la rescissione e gli aveva preteso 20 milioni di euro – poi ridotti a 10,5 milioni – per il danno subito. Conseguenza: il club belga dello Charleroi, una volta interessato, ha infine rinunciato a ingaggiare il francese per paura di doversi accollare parte di queste sanzioni, secondo quanto richiesto dalla FIFA.

Queste regole, ha deciso venerdì la CGUE, “rischiano di ostacolare la libera circolazione dei calciatori professionisti che vorrebbero sviluppare la propria attività andando a lavorare per un nuovo club, stabilito nel territorio di un altro Stato membro dell’UnioneLa Corte ritiene infatti che essi “imporre a questi giocatori e ai club che desiderano ingaggiarli rischi legali importanti, rischi finanziari imprevedibili e potenzialmente molto elevati, nonché rischi sportivi importanti, che, nel loro insieme, rischiano di ostacolare il trasferimento internazionale dei giocatori“.

Inoltre, queste stesse norme contestate”hanno lo scopo di limitare, o addirittura impedire, la concorrenza transfrontaliera a cui potrebbero partecipare tutte le società calcistiche professionistiche stabilite nell’Unione“. “La capacità di competere reclutando giocatori già formati gioca un ruolo essenziale in questo settore“, aggiunge la Corte di Lussemburgo nella sua sentenza.

L’agente di Diarra accoglie con favore “una decisione importante per la regolamentazione del mercato del lavoro nel calcio”

Interrogata dalla corte d’appello di Mons su una questione pregiudiziale (Diarra aveva prima adito i tribunali belgi), la Corte di giustizia dell’Ue gli ha ripassato la responsabilità. Lei ci crede”soggetto a verifica“da questa Corte d’appello belga, queste norme FIFA restringono la concorrenza”non sembrano essenziali o necessari“.

L’avvocato belga Jean-Louis Dupont, che difende il 39enne giocatore francese, ora in pensione, ha accolto con favore questa decisione.importante per la regolamentazione del mercato del lavoro nel calcio (e più in generale nello sport)”.

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