Borsa di Zurigo: lo SMI non si lascia impressionare dalla ripresa dell’inflazione negli USA

Borsa di Zurigo: lo SMI non si lascia impressionare dalla ripresa dell’inflazione negli USA
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Zurigo (awp) – Venerdì il mercato azionario svizzero ha chiuso in positivo. L’SMI ha oscillato leggermente al di sopra degli 11.300 punti per buona parte della sessione. Per nulla impressionato dall’inflazione americana, salita al 2,7% a marzo, ha guadagnato quota sulla scia di Wall Street, chiudendo vicino al massimo della giornata.

A New York, Wall Street ha guadagnato terreno in mattinata, rassicurato da un indicatore chiave dell’inflazione e sostenuto dai buoni risultati di Alphabet e Microsoft, che iniziano a beneficiare dei loro investimenti nell’intelligenza artificiale (AI).

L’SMI ha chiuso in rialzo dello 0,74% a 11.344,32 punti, con un massimo di 11.360,42 e un minimo di 11.294,67. Lo SLI ha guadagnato lo 0,97% a 1855,89 punti e lo SPI lo 0,80% a 15.136,02 punti. Dei 30 titoli stellari, 23 sono saliti, 6 sono crollati e Swiss Re ha chiuso stabile.

Sul podio di giornata Straumann (+3,4%) precede Sika (+3,0%) e VAT e Lonza (ciascuno +2,7%).

I pesi massimi Nestlé (+0,7%) e Roche (buono +1,0%, vivace +1,4%) hanno guadagnato terreno, Novartis (-0,6%) ha perso qualcosa.

Dopo i recenti dati del colosso di Vevey, Baader Helvea ha alzato il target di prezzo e ha confermato “add”, mentre Stifel ha abbassato il target di prezzo e ha confermato “hold”.

Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) raccomanda l’approvazione da parte dell’Unione europea (UE) di Alecensa di Roche in monoterapia, come primo trattamento adiuvante dopo resezione totale del tumore per pazienti adulti affetti da malattia non a piccole cellule ALK (linfoma anaplastico chinasi). cancro ai polmoni.

Sulla scia delle cifre di Roche, Vontobel ha ridotto l’obiettivo di prezzo e ha confermato la “hold”.

Sempre dopo la pubblicazione dei dati, Julius Bär e Jefferies hanno alzato il prezzo target di Novartis e confermato rispettivamente “hold” e “buy”.

SGS (+1,3%) ha registrato una contrazione dei ricavi, principalmente attribuibile agli effetti dei tassi di cambio nel 1° trimestre. Sotto la guida del suo nuovo capo ed ex tesoriere Géraldine Picaud, il colosso ginevrino dei controlli e delle certificazioni rinnova anche la tradizione interna di acquisizioni complementari destinate a rafforzare la sua crescita organica.

Sandoz (-2,3%) ha chiuso in fondo al ristretto gruppo dei perdenti, dietro a SIG Group (-0,6% ovvero -0,12 franchi, dividendo escluso di 0,48 franchi).

D’ora in poi dovranno pagare anche i clienti Swisscom (-0,3%) con più indirizzi e-mail bluewin. Il canone ammonta a 2,90 franchi svizzeri al mese, misura che l’operatore spiega con la necessità di coprire i costi e rinnovare le proprie infrastrutture.

Sul mercato più ampio, AMS Osram (-0,1%) ristrutturerà radicalmente la sua attività micro-Led, vittima della cancellazione di un progetto da parte di un importante cliente. Il costo dell’operazione ammonterà a 700 milioni di euro, mentre 500 persone perderanno il lavoro tra Germania e Malesia.

All’assemblea generale della compagnia assicurativa Basilese (+2,8%) gli azionisti hanno posto fine alla limitazione del diritto di voto, contro il parere del consiglio d’amministrazione.

Il produttore di cacao Barry Callebaut (-1,2%) è stato multato di 110’000 franchi dalla Commissione delle sanzioni della SIX per violazione negligente delle norme sulla pubblicità delle manifestazioni.

Il laboratorio Idorsia (+9,1%) ha ottenuto dal Comitato europeo per i medicinali per uso umano (CHMP) una raccomandazione di approvazione per il suo nuovo trattamento per l’ipertensione resistente Jeraygo (aprocitentan), recentemente approvato negli Stati Uniti.

Il produttore di materiale rotabile Stadler Rail (+0,6%) si è aggiudicato un contratto dal Ministero dei Trasporti bulgaro per la consegna di sette convogli Kiss a due piani più un’opzione per tre convogli aggiuntivi. Si tratta del primo ordine del gruppo Turgovia in questo paese.

rp/ib

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