il ritorno di Talete per riprendere con l’amministrazione l…

il ritorno di Talete per riprendere con l’amministrazione l…
il ritorno di Talete per riprendere con l’amministrazione l…
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Il produttore francese di elettronica e difesa Thales si è ritirato dal gioco attorno all’Atos nell’inverno 2022/2023. La società di proprietà di Dassault e dello Stato potrebbe tornare. Secondo Marianne, il gruppo di Patrice Caine potrebbe rilevare, insieme all’amministrazione, una parte delle attività strategiche di Atos.

Si tratterebbe di servizi relativi ai supercomputer, di contratti con l’esercito francese e di prodotti di sicurezza informatica, spiega il settimanale. Questo lunedì il gruppo Thales non aveva comunicato questa informazione.

Da fonte interna, l’azienda assicura di non essere interessata a tutte le attività di sicurezza di Atos, stimate in 1,5 miliardi di euro di fatturato. Pur non rinunciando ad acquisizioni, tutte nell’ordine dei 300 milioni di euro di fatturato.

Ex ammiraglia

La saga relativa alla ripresa, parziale o totale, delle attività di Atos dura da diversi anni. Per contrastare – senza successo – il crollo del mercato azionario, Atos ha annunciato nel 2022 la scissione in due entità, separando le sue attività in crescita nel campo della sicurezza informatica e dei big data da quelle dell’outsourcing.

Oltre a Thales, prima di gettare la spugna avevano espresso il loro interesse anche Onepoint, Airbus e il miliardario Daniel Kretinsky. L’assenza di un acquirente ha precipitato il destino di Atos, una volta una delle principali società digitali francesi. L’ex società di Thierry Breton ha dovuto finalmente decidere di ristrutturare drasticamente il proprio debito, attraverso un piano di salvaguardia accelerato appena convalidato dagli azionisti.

L’operazione comporterà la conversione in capitale di crediti per 2,9 miliardi di euro. Nella prima metà del 2024, Atos ha registrato una perdita operativa di 1,7 miliardi di euro per un fatturato in calo del 2,7% a quasi 5 miliardi di euro.

Lettera di intenti

L’interesse dello Stato per una parte delle attività di Atos non è una sorpresa. La primavera scorsa, l’amministrazione ha manifestato interesse a riprendere le attività di supercomputer, sistemi critici e sicurezza informatica. Ovvero due terzi dell’ambito delle attività “Big data & cybersecurity” di Atos, valutate qui tra 700 milioni di euro e un miliardo di euro.

Una lettera di intenti non vincolante, che tutelerebbe “gli imperativi strategici della sovranità dello Stato francese”, ha accolto Atos.

Tuttavia, l’amministrazione doveva ancora trovare un partner per finanziare questa operazione mentre le finanze pubbliche erano asciutte. Potrebbe essere fatto con Talete.

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