È morto Laurent Cantet, il regista che ricevette la Palma d’Oro per “Entre les Murs”

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Di Raffaello Lardeur
pubblicato su

25 24 aprile alle 16:38

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Il regista francese, Laurent Cantetè morto questo giovedì 25 aprile 2024, ha annunciato la sua agente, Isabelle de la PatellièreAFPconfermando le informazioni da Pubblicazione. Aveva 63 anni.

“È morto questa mattina a Parigi di malattia”, ha detto l’agente.

Una Palma d’Oro nel 2008

Regista particolarmente impegnato, ha vinto un premio al Festival di Cannes nel 2008, vincendo il Palma d’Oro per il suo film Tra le pareti, in occasione del 61° Festival di Cannes. Un lungometraggio, metà documentario e metà finzione, che seguiva la vita quotidiana di una classe universitaria.

Ma quello non fu il suo unico risultato. Inoltre, in particolare, Risorse umane con Jalil Lespert, nel 2000, Ritorno a Itacanel 2014, o addirittura Artù Rambonel 2021. Il suo ultimo film.

Nel 2001 vince anche un premio per il suo film ispirato alla storia del mitomane Jean-Claude Romand, Il programma con Aurélien Recoing e Karin Viard, in particolare.

Attualmente stava lavorando ad un nuovo progetto, L’apprendista.

Pioggia di tributi

Subito dopo la notizia della sua morte, pensieri emotivi hanno inondato i social media.

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L’account https://twitter.com/Festival_Cannes/status/1783524036414238820ad esempio, ha salutato “con tristezza questo cineasta discreto ma essenziale, con un profondo impegno, che portava dentro di sé la profonda convinzione che il cinema può cambiare le traiettorie”.

“Cineasta raffinato, discreto e pieno di umanità, per nulla abbagliato dalla sua Palma d’Oro, Laurent Cantet è riuscito con precisione e senso del ritmo in ciò che è più difficile nel cinema: filmare conversazioni, cioè “dire la vita”, ha lanciato l’ex presidente del Festival di Cannes, Gilles Jacob, alAFP.

Idem per i Césars, che volle ritornare sul suo discorso durante la 26esima cerimonia, nel 2001.

“Un regista impegnato, i suoi film hanno sempre messo in luce temi sociali che mettono in discussione, che ci commuovono o che ci fanno interrogare noi stessi. Il cinema francese perde oggi un grande cineasta ma soprattutto un grandissimo uomo», si legge.

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