Jordan Bardella si lascerebbe prendere dall’emozione?

Jordan Bardella si lascerebbe prendere dall’emozione?
Descriptive text here
-

È arrivato con mezz’ora di ritardo ed è uscito con mezz’ora di anticipo. Questo giovedì 25 aprile, Jordan Bardella ha provocato l’ira dei giornalisti accorsi per partecipare alla conferenza stampa organizzata nella sede del Rally Nazionale (RN), a due passi dal Parc des Princes (nel 16° arrondissement di Parigi).

Previsto per l’ora della merenda, l’incontro per presentare il progetto europeo del partito lepenista è iniziato soltanto alle cinque; soprattutto, al termine del suo intervento, il presidente della RN se ne è andato, lasciando che fosse il suo direttore della campagna Alexandre Loubet a rispondere alle domande dei giornalisti.

Tanto da far infuriare gli editorialisti: le conferenze stampa, a differenza dei discorsi o degli incontri, sono quasi sistematicamente seguite da uno scambio con i giornalisti. Furioso, quest’ultimo assalì Loubet con recriminazioni. A disagio, ha giustificato la scappatoia di Bardella con il fatto che neanche il discorso di Emmanuel Macron, poche ore prima alla Sorbona, era stato seguito da domande. È la prima volta che il RN dichiara di ispirarsi al Capo dello Stato…

Zero rischi

Soprattutto, le parole di Jordan Bardella sono rare di questi tempi. In seguito alla divulgazione di uno scambio in Domenica alla Tribuna A metà marzo, la RN ha deciso unilateralmente di porre fine agli scambi informali “off” con la stampa, come riportato da L’Express. Il capo della lista RN preferisce frequentare media amichevoli, come il sito Boulevard Voltaire al quale darà un “grande orale” questo giovedì sera – o programmi televisivi, dove il suo senso della risposta eccelle durante le brevi interviste.

Per quanto riguarda i dibattiti contro gli altri candidati, anche Bardella ha gusti forti: finora ha boicottato tutti gli incontri tra i capilista, preferendo mandare dei sostituti (Thierry Mariani su Senato Pubblico, Fabrice Leggeri su France 24…) al suo posto. Forse temendo il fuoco pesante dei suoi avversari, il Drancéen preferisce combattere in un duello con un unico avversario, come il 2 maggio contro Valérie Hayer su BFMTV, o come il 12 aprile contro Raphaël Glucksmann su France Inter.

LEGGI ANCHE: L’eurodeputato Jordan Bardella vs. Candidato Giordano Bardella: chi è il più sfuggente?

Inutile sfogarsi in lamenti corporativisti: Jordan Bardella non è qui per compiacere i giornalisti. Il suo rifiuto di confrontarsi con contesti potenzialmente scomodi, invece, rivela altro. È stato imbarazzato dalle recenti polemiche sulla rimozione del candidato di Mahorais dalla lista del RN, o dal conflitto in corso tra il suo partito e il suo alleato tedesco, l’AFD?

Lontano dall’immagine di campione indistruttibile trasmessa dalle sue squadre, svenuto per l’insolente successo di “Jordan”, il giovane beniamino di Marine Le Pen sembra in realtà consapevole delle sue debolezze, e deciso a non correre alcun rischio di sminuire il suo considerevole vantaggio sugli altri. forze politiche.

Bardella, candidato robotico

La sua campagna rivela quindi una notevole debolezza nella sostanza: Jordan Bardella tira fuori il linguaggio architettato dalla RN sull’Unione Europea, senza apparire particolarmente trasportato dai suoi stessi discorsi. Questo giovedì, con il naso nei suoi fascicoli, a volte inciampando nelle parole, il presidente della RN ha recitato faticosamente la sua lezione, denunciando il “ visione post-nazionale » di Emmanuel Macron al quale invita a sciogliere l’Assemblea in caso di sconfitta alle elezioni europee del 9 giugno, invitando a costruire un ” nuova via al potere » attraverso un “ L’Europa che protegge, che produce e che rispetta “.

Abbastanza per riaccendere gli interrogativi attorno ad un tenore politico talvolta descritto come un “guscio vuoto”, privo di convinzioni reali al di fuori dei fondamenti della RN su immigrazione e sicurezza.

Uscita dal libero scambio, cooperazione” buon senso “, modifica delle regole del mercato energetico europeo, lotta contro ” Burocrazia europea ” E ” ecologia punitiva »… Il progetto difeso da Bardella non è assurdo, ma oscilla tra il vago e il riscaldato.

Le proposte sviluppate dalla RN hanno poco a che fare con la potenziale influenza che avrà sul Parlamento europeo, anche se riuscirà ad avere successo la sera del 9 giugno insieme ai suoi alleati. La RN sembra già pienamente orientata verso le elezioni presidenziali del 2027, per le quali i sondaggi d’opinione mostrano una strada verso la vittoria. Ma nel frattempo sarà complicato passare tre anni senza dire nulla.

-

PREV inondazioni in Brasile e incendi in Giappone
NEXT Cosa sta facendo bene la Corte Suprema nel considerare il caso dell’immunità di Trump