Il nuovo disegno di legge sul bilancio russo presentato questo lunedì prevede un aumento del 30% delle spese militari per l’anno 2025.
Ciò conferma la determinazione del Cremlino a continuare la sua offensiva, nonostante il costo umano ed economico.
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Guerra in Ucraina: dopo due anni e mezzo di guerra, incursione in territorio russo
Il conflitto in Ucraina, costi quel che costi: il disegno di legge di bilancio 2025 in Russia, presentato lunedì, prevede un aumento del 30% delle spese militari per il prossimo anno, confermando la determinazione del Cremlino a continuare la sua offensiva, nonostante i costi umani ed economici. La pubblicazione di questo testo, che dovrà essere approvato dal Parlamento russo in autunno prima della sua promulgazione da parte di Vladimir Putin, avviene nel giorno in cui la Russia celebra il secondo anniversario della pretesa annessione di quattro regioni ucraine che non controlla però non del tutto.
In un video trasmesso per il “Giorno della Riunificazione”, Vladimir Putin lo ha ripetuto “tutti gli obiettivi prefissati saranno raggiunti” in Ucraina. Per questo, secondo il disegno di legge, la spesa per la difesa raggiungerà quasi 13.500 miliardi di rubli (130 miliardi di euro al tasso attuale) nel 2025.
Minuto per minuto
Il bilancio militare nazionale era già esploso di quasi il 70% nel 2024, rappresentando quest’anno, con gli investimenti nella sicurezza, l’8,7% del PIL secondo Vladimir Putin, una novità nella storia moderna della Russia. Dal 2022, il Cremlino ha in gran parte riorientato la propria economia verso lo sforzo bellico, sviluppando il suo complesso militare-industriale ad alta velocità, reclutando centinaia di migliaia di dipendenti.