cosa cambia lo stato del disastro naturale per le vittime?

cosa cambia lo stato del disastro naturale per le vittime?
cosa cambia lo stato del disastro naturale per le vittime?
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“Niente va avanti”: più di tre mesi dopo la pioggia torrenziale caduta su Vannes il 18 giugno e che ha causato un’alluvione nella sua attività Rendezvous at the Port, Delphine Le Goc è ancora in attesa di un risarcimento da parte del suo assicuratore. “Per il momento sono venuti un esperto della mia assicurazione e un altro del mio padrone di casa, ma sto ancora aspettando il rimborso delle spese di ristrutturazione e della perdita di esercizio.” Tuttavia, il recente riconoscimento dello stato di calamità naturale potrebbe accelerare il processo. “Non so ancora cosa cambierà per me questo riconoscimento, ma tengo le dita incrociate! », continua il negoziante.

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A causa delle inondazioni, Delphine Le Goc ha dovuto acquistare il suo bancone e un nuovo pavimento. Ulteriori lavori saranno necessari quando le pareti saranno completamente asciutte. (Le Télégramme/Jeanne Bigot)

Un nuovo quadro giuridico

Richiesto poco dopo la notte dell’alluvione dal municipio di Vannes, questo riconoscimento è stato convalidato con decreto il 23 settembre. portare avanti i loro sforzi”, spiega François Arz, vicesindaco responsabile degli spazi pubblici e della mobilità urbana. Perché infatti, il riconoscimento di una calamità naturale attiva una speciale procedura di risarcimento: “In caso di eventi come le inondazioni, questo riconoscimento permette alle vittime di essere risarcite anche se il loro contratto assicurativo non copre questo rischio specifico”, spiega Jacques Ifergan, esperto assicurativo per Omega Expert.

Inoltre, viene modificato il quadro giuridico e viene limitato l’importo della franchigia. Se questo riconoscimento può rimescolare le carte sull’entità degli aiuti, può incidere anche sui ritardi successivi alla data di presentazione della pubblicazione dell’ordinanza sulle calamità naturali.

Richiama la tua assicurazione

Ci sembra tuttavia importante notare che spetta alle vittime notificare al proprio assicuratore il riconoscimento dello stato di calamità naturale. E per chi è già stato risarcito dalla propria assicurazione, è possibile riaprire una pratica: «Se l’assicurazione avesse rifiutato o limitato la copertura in assenza di questo riconoscimento, la vittima può chiedere al proprio assicuratore di rivalutare il disastro sotto il profilo naturale garanzia in caso di calamità, rispettando i termini di dieci giorni dopo la pubblicazione del decreto per segnalare l’evoluzione del contesto”, prosegue Jacques Ifergan.

Per Delphine Le Goc, che grazie al prosciugamento rapido ha potuto riaprire dieci giorni dopo l’alluvione, le conseguenze di questa alluvione non si fermano però al risarcimento da parte dell’assicuratore. Alle complessità amministrative si aggiunge lo stress di avere di nuovo l’acqua nel proprio negozio: “Qualche giorno fa ha piovuto molto, non ho dormito tutta la notte! Sto aspettando che venga installata una valvola di non ritorno sul wc, dove l’acqua è arrivata tre mesi fa. È molto stressante! »

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