Durante un discorso sull’Europa durato quasi due ore alla Sorbona, il presidente Emmanuel Macron ha espresso i suoi timori riguardo al futuro dei valori, della difesa e dell’economia dell’Unione europea.
Nel corso del suo discorso alla Sorbona, giovedì 25 aprile, il Capo dello Stato ha messo in guardia il suo pubblico, composto da ambasciatori europei, parlamentari, una delegazione della Commissione europea, imprenditori, studenti e ricercatori. “La nostra Europa è mortale” e corre il “rischio immenso” di ritrovarsi “relegata”, ha affermato. Secondo lui, l’Europa si troverebbe in una situazione di “accerchiamento” di fronte ad altre grandi potenze regionali come la Russia. Ha inoltre ritenuto che i valori della “democrazia liberale” europea fossero “sempre più criticati” e “contestati”, temendo così che l’UE svanisse di fronte alla Russia. “Abbiamo un rapporto unico con la libertà e la giustizia. […] Dal Rinascimento, all’Illuminismo e fino alla fine dei totalitarismi, questo è ciò che ha costituito l’Europa”, giustifica, spiegando che “Se vogliamo proteggere le nostre frontiere, restare un continente forte che produce e crea, è ancora perché siamo non come gli altri. Non dobbiamo dimenticarlo”.
Timori per la sicurezza e l’economia
Il presidente ha anche citato i timori legati all’economia. Dice di temere che l’UE possa sperimentare una “disconnessione”. “La concorrenza americana e asiatica c’è (…) Il rischio è il nostro impoverimento, che sarebbe drammatico per un continente come il nostro, che ha il modello sociale più esigente”, ritiene, spiegando di voler investire massicciamente nella diversi settori, trovando al contempo i fondi per “raddoppiare” il bilancio dell’UE.
In termini di difesa, “il pericolo principale per la sicurezza europea è ovviamente la guerra in Ucraina”, secondo il presidente. Emmanuel Macron ritiene che non dovremmo “rimandare la nostra sicurezza a domani”. “La questione della pace e della guerra nel nostro continente e della nostra capacità di garantire o meno la nostra sicurezza si gioca oggi”, difende. Ha invitato a costruire una “difesa credibile del continente”.
