Il compagno della donna francese trovata morta in Val d’Aosta all’inizio di aprile nega il suo coinvolgimento nell’omicidio.
Pubblicato il 25/04/2024 17:39
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Venti giorni dopo la scoperta del corpo accoltellato di Aurélie Laisne, 22 anni, in una cappella abbandonata in Val d’Aosta, in Italia, il suo compagno, il principale sospettato, ha chiesto di essere estradato in Italia, giovedì 25 aprile, durante la sua comparizione davanti al tribunale Camera d’inchiesta della Corte d’appello di Grenoble, riferisce France Bleu Isère. Sohaib Teima, italiano di 21 anni, nega il suo coinvolgimento nell’omicidio della compagna e vuole “dimostrare la propria innocenza”secondo il suo avvocato.
La procura di Grenoble ha aperto un’indagine per omicidio dopo il ritrovamento del cadavere il 5 aprile, proprio come quella di Aosta. Sohaib Teima è stato arrestato a Lione il 10 aprile. Da allora l’Italia ha chiesto la sua estradizione. Giovedì, il procuratore generale non si è opposto a questa richiesta di estradizione, ritenendo che il mandato d’arresto europeo fosse conforme alla legge, riferisce France Bleu Isère. La Camera d’inchiesta prenderà la decisione il 2 maggio.
Se l’estradizione sarà autorizzata, forse non avrà luogo immediatamente, perché Sohaib Teima dovrà essere processato dal tribunale di Grenoble per violenza domestica contro la sua compagna, precisa France Bleu Isère. Dalla fine di marzo l’indagato era ricercato per violazione del controllo giudiziario pronunciato il 13 gennaio. Perseguito per violenza domestica, gli è stato vietato di avere contatti con la vittima, cosa che non aveva rispettato.