Progetto WWTP marino: il primo in Francia potrebbe vedere la luce a Reunion

Progetto WWTP marino: il primo in Francia potrebbe vedere la luce a Reunion
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Se questa stazione di trasferimento di energia di pompaggio vedesse la luce, sarebbe la prima in Francia. Consiste nel produrre e immagazzinare energia attraverso la creazione di un bacino di acqua marina situato a 300 metri di altitudine nel quartiere Montagne di Saint-Denis.

Questo enorme bacino artificiale situato sulle alture della Montagna, pieno d’acqua marina, si chiama Tanika. Un progetto unico in Francia proposto da EDF. L’obiettivo: liberare l’acqua se necessario per produrre energia elettrica utilizzando le turbine.

I residenti nelle vicinanze accolgono con favore questa notizia. “Fornire elettricità con acqua di mare, penso che tutta la Riunione e tutta la gente della Riunione sarà felice!”, “Se aiuta a ridurre le bollette ed evitare tagli, è un’ottima idea”, “è una misura a favore dell’ambiente quindi ovviamente è una buona cosa” testimoniano i vicini al microfono di Antenne Réunion.

Come funziona? Pompate l’acqua di mare direttamente dalla sorgente di La Grande Chaloupe e portatela fino a La Montagne per conservarla in un bacino artificiale. Quest’ultimo verrà poi svuotato secondo necessità e nella sua caduta l’acqua farà girare delle turbine che creano elettricità. Queste turbine sarebbero in grado di alimentare un massimo di 30.000 case.

Questo progetto presenta energia pulita e rinnovabile. “Oggi abbiamo ancora il consumo di carbonio e l’idea è quella di utilizzare le risorse di questo territorio per produrre energia il più possibile priva di carbonio.” indica Claudine Pounoussamy Derrien, vicedirettrice generale responsabile della città ecologica presso il municipio di Saint-Denis.

Rimangono tuttavia alcune domande. “I fondali e la biodiversità sono eccezionali alla Grande Chaloupe, si tratta anche del passaggio delle balene e sono già stati colpiti dal lavoro della NRL” spiega Ludovic Sautron, rappresentante della Génération Écologie de Saint-Denis.

Verranno ovviamente effettuati studi sull’impatto ambientale. Se si rivelassero conclusivi, questo progetto contribuirebbe all’obiettivo del 100% rinnovabile entro il 2030. Le date e il budget dei lavori devono ancora essere determinati.

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