Laurent Cantet, Palma d’Oro 2008 con “Entre les Murs”, è morto

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Il regista Laurent Cantet nel 2014. ERIC FEFERBERG/AFP

Palma d’Oro 2008 per il suo film Tra le paretiil regista Laurent Cantet è morto giovedì 25 aprile all’età di 63 anni, ha confermato il suo produttore Mondo. “È morto questa mattina a Parigi di malattia”ha informato la sua agente, Isabelle de la Patellière, all’Agence France-Presse.

Figlio di insegnanti, Laurent Cantet è stato l’erede della cultura dei suoi genitori, “persone impegnate in un certo numero di cause, tra le quali la moralità laica e repubblicana era molto incarnata”. Un’altra famiglia si formò durante gli studi a Idhec, l’antenato di Fémis, con un clan di compagni, al punto da fondare con loro una società di produzione, Sérénade.

Intesi secondo lui a descrivere il mondo e la sua complessità, i primi quattro lungometraggi di Laurent Cantet mostrano una grande coerenza. Scontro tra un padre operaio e suo figlio promosso alle Risorse Umane al momento dell’applicazione delle 35 ore settimanali in una fabbrica (Risorse umane) ; bugie di un uomo licenziato che si inventa un lavoro all’ONU e uccide la sua famiglia per non dover rivelare loro la sua impostura (Il programma, ispirato al caso Jean-Claude Romand); Donne mature in vacanza ad Haiti che pagano le prostitute locali (A sud) ; cronaca della vita di un collegio che appare come una cassa di risonanza per le turbolenze nazionali, sollevando questioni di potere, disuguaglianza di opportunità, integrazione sociale e culturale, immigrati privi di documenti (Tra le pareti). Si tratta ogni volta di filmare il lavoro: operai/dirigenti, consulenti aziendali/disoccupati, prostitute, insegnanti/studenti e l’ufficio della regia vissuto come una Guantanamo.

Successivamente racconterà la storia di cinque giovani ragazze che formano una banda per poter combattere il machismo e il controllo degli uomini sulle donne (Fuoco di volpe), quello di un ritorno all’Avana dopo sedici anni di esilio in Spagna (Ritorno a Itaca), quella di un noto romanziere parigino che gestisce un laboratorio di scrittura a La Ciotat con un gruppo di giovani in integrazione (L’Officina), o quella di un giovane scrittore che pubblica il suo primo romanzo mentre su internet compaiono i suoi vecchi commenti omofobi e antisemiti (Arturo Rambo). Il regista stava lavorando a un progetto cinematografico, intitolato “L’apprendista”che avrebbe dovuto uscire nel 2025.

Maggiori informazioni in arrivo.

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Il mondo con l’AFP

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