Morte a 63 anni il regista francese Laurent Cantet, Palma d’Oro per Entre les Murs nel 2008 – Notizie Cinema

Morte a 63 anni il regista francese Laurent Cantet, Palma d’Oro per Entre les Murs nel 2008 – Notizie Cinema
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Il regista francese Laurent Cantet, famoso per aver diretto il potente “Entre les Murs”, vincitore della Palma d’Oro nel 2008, è morto questo giovedì all’età di 63 anni.

Figlio di insegnanti, Laurent Cantet ha conseguito un master in audiovisivo a Marsiglia, poi è entrato all’IDHEC nel 1984, dove ha stretto amicizia con futuri registi come Dominik Moll, Vincent Dietschy e Gilles Marchand. Quest’ultimo lo assume come direttore della fotografia per il suo primo cortometraggio, L’Etendu (1987), rinnovando poi la collaborazione nel 1993 per un altro cortometraggio intitolato Merry Christmas.

Diplomatosi alla prestigiosa scuola nel 1986 con un film di diploma intitolato “Chercheurs d’or”, Laurent Cantet ha firmato un documentario televisivo sulla guerra in Libano (“Un’estate a Beirut”, 1990), prima di lavorare come assistente alla regia in Veillées d’ armi (1994) di Marcel Ophuls. Si impone presto all’attenzione grazie a due cortometraggi in cui affronta subito due dei suoi temi preferiti: la lotta di classe in Tous à la manif (Prix Jean-Vigo 1995) e i legami familiari in Jeux de plage (1995), il cortometraggio che segna il debutto sullo schermo di Jalil Lespert.

Dopo aver diretto Les Sanguinaires nel 1999 per Arte nell’ambito della collezione “2000 visti da…”, Laurent Cantet ha girato, sempre con il sostegno del canale franco-tedesco, il suo primo lungometraggio: Risorse umane (1999). . Esaminando, con altrettanta sottigliezza, le relazioni sociali in fabbrica e il rapporto padre/figlio. Il film unisce la forza del documentario a quella del melodramma, un’impresa salutata da due César: miglior opera prima e miglior giovane attore per Jalil Lespert, unico attore professionista in mezzo a un cast di dilettanti. Nel 2010, la regista Courtney Hunt ha realizzato un remake americano di questo film (Human Resources), prodotto da Alain Chabat.

Fedele agli stessi temi, Cantet affronta la questione del lavoro nel suo secondo lungometraggio L’Emploi du temps. Premiato a Venezia nel 2001, il film è ispirato alla storia del mitomane Jean-Claude Romand. Con Vers le sud, la sua terza opera, presentata anch’essa alla Mostra, il cineasta si confronta con una terra lontana (Haiti) e un’attrice rinomata (Charlotte Rampling). Secondo le sue stesse parole, il film “confronta la miseria sociale di alcuni con la miseria sessuale di altri”, un modo nuovo per lui di articolare l’intimo e il politico.

Cantet si è poi cimentato nell’adattamento cinematografico del romanzo di François Bégaudeau “Entre les Murs”, in cui l’autore evoca la sua vita quotidiana di insegnante di francese in un collegio difficile. Da questo materiale documentario, il regista crea una finzione ricca di sfumature e stimolante sull’ambiente scolastico, che ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes del 2008, la prima volta da Sotto il sole di Satana (1987). Nel 2012 torna sulla Croisette, collaborando con sette registi di diverse nazionalità per dirigere il segmento di 7 giorni “La Fuente” all’Avana, presentato nella Selezione Ufficiale di Cannes nella sezione Un certain Regard. La regista segnò l’inizio dell’anno successivo con il film femminista Foxfire, basato su “Confessions of a Girl Gang” della scrittrice americana Joyce Carol Oates.

Nel 2014, Laurent Cantet è tornato all’Avana per realizzare Ritorno a Itaca. Il film racconta la storia del ricongiungimento di cinque amici in occasione del ritorno di uno di loro. Nel 2017, il regista ha presentato a Cannes il suo nuovo film, L’Atelier, frutto della sua collaborazione con Robin Campillo e in cui Marina Foïs si cala nei panni di una scrittrice riconosciuta che segue i giovani attraverso un laboratorio di formazione alla scrittura.

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